Non posso che applaudire
@marco, per il fatto di aver deciso di mettere da parte i pregiudizi e di provare con animo sereno una emtb. Il risultato, per chi non è irreparabilmente vittima degli odi di casta, non poteva che essere quello, e cioè scoprire che le emtb sono divertentissime, aprono un mondo di nuove possibilità sia a chi non ha molto fiato e gamba sia ai biker allenatissimi che si sparano la Hero fischiettando, e aggiungono - e non tolgono - ricchezza e diversità all'universo delle due
ruote grasse.
Riguardo alla polemichetta che è nata dopo il suo post, e spero già esaurita, mi premeva di chiarire a chi non lo avesse ben chiaro che NOI, ebikers (e sono convinto di parlare a nome della stragrande maggioranza), non abbiamo affatto come missione quella di fare proseliti, né di convertire al lato elettrico chi gira felicemente con i soli propri muscoli ed è felice così. Non ce ne frega nulla di convincere chicchessia ad abbandonare la mtb tradizionale e a comprarsi una ebike. Riteniamo sacrosanto che ognuno possa girare come meglio e più gli aggrada, anche col monociclo se vuole, fintantoché non sporca, non inquina, non rovina e non disturba, esattamente come facciamo noi.
Solo, chiediamo e vogliamo che ci venga riconosciuta pari dignità rispetto ai non-elettrici. Abbiamo fatto una scelta, ognuno con le proprie motivazioni, ne siamo soddisfatti e credo che nessuno la rimpianga. Ma non ci piace per nulla (e vorrei vedere a chi piacerebbe) essere scherniti, dileggiati, trattati come una razza inferiore di menomati fisici sfaticati. E questo accade, continua ad accadere, anche se con la diffusione impressionante delle elettriche piano piano la cosa non può che diminuire. Basta dare un'occhiata a quella latrina che è facebook per vedere quanto astio, disprezzo e aperto dileggio esiste ancora tra le fasce più mentalmente disagiate dei bikers "tradizionali" verso le emtb.
Quindi, non è il "complesso del pisello piccolo" che ci infastidisce, caro
@marco; come dici tu, abbiamo scelto noi di comprarci una bici col motore, ci divertiamo, e ce ne freghiamo di quello che fanno gli altri. Risulta però più difficile passar sopra, con animo sereno, alle battute velenose e agli insulti che ancora ci sentiamo rivolgere.
D'altra parte, devo constatare che il problema si è già decisamente ridimensionato, e basterà il tempo a rendere gli idioti residui una sempre più esigua minoranza. In Alto Adige, da cui sono tornato da poco, sui trails che ho percorso ormai erano i muscolari le mosche bianche... ai quali, va detto, va tutto il mio rispetto e un pizzico di invidia. Altro che disprezzo o sorrisetti di scherno.