Sulla carta effettivamente è tutt'altra bici ... con quei centimetri di differenza mi sa che dovrò ristrutturare il modo di andare in bici![]()
Ada zio...devo appoggiarglielo all altro zioSulla carta effettivamente è tutt'altra bici ... con quei centimetri di differenza mi sa che dovrò ristrutturare il modo di andare in bici
Vedi l'allegato 78005
Ada zio ......
Per me, che son di la’, primi, timidi, avvicinamenti alla AI… ok decido di usare una tua massima, grazie di questo,,,,, traduce bene, incredibile, poi mi ha chiesto anche se voleva una traduzione in stile racconto…. Commovente …Ada zio...devo appoggiarglielo all altro zioavendole avute tutte e due,nn è che una ê una graziella e l altra una dh,io gli angoli..carro lungo..carro corto nn cê nê di balle nn li so leggere(ma proprio nn me ne frega un cazzo capisciammê
x quello nn mi imparo)ma usandoleci fai tutto lo stesso,la gen due l avevo montata stracattiva..messo con idraulica la lyrikda select a rc2,ohlins air ttx,freni messo i saint,ruote le hope fortus da 32 raggi..sui sentieri di casa si percepiva... ma si andava bene lo stesso,vado a fai della paganella x il bear trail completo...pota,abbiamo(colpa mia)sbagliato sentiero e ci siam fatti una apocalyps now in piu...bona li sembrava una biciclettina,l anno dopo con la gen3 originale,fox ryhtm e fox float x post e code r...un altra bici,ma diversa diversa credimi.Brakky
Te ma comincio a crederci ostia ..anche quel rimbambito del @turra paolo e di @yura continuano a dirmeloa lesët ma sa pise a dos dal grignàfiga sa ta sêt gnörânt bè ...
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però sei in ritardo. avevo già fatto io questa esperienza.Per me, che son di la’, primi, timidi, avvicinamenti alla AI… ok decido di usare una tua massima, grazie di questo,,,,, traduce bene, incredibile, poi mi ha chiesto anche se voleva una traduzione in stile racconto…. Commovente …
Ci sono storie che si raccontano con i numeri: geometrie, escursioni, angoli di sterzo, reach e carro. E poi ci sono storie che si raccontano col fango addosso, con i graffi sui polpacci e la polvere nei polmoni.
Questa è una di quelle.
Avevo la Gen 2, e non era una bici, era una dichiarazione di guerra. Lyrik pompata da Select a RC2, idraulica che rispondeva come una fucilata. Ammortizzatore Ohlins TTX Air, roba da Formula 1 delle montagne. I Saint che frenavano come se volessero fermare il tempo. Ruote Hope Fortus, 32 raggi per ogni bestemmia che urlavo in discesa. In casa, sui trail che conosco come le tasche dei pantaloni, lei andava come un treno. Ruvida, cattiva, precisa. Ti faceva sudare, ma ti portava giù. Sempre.
Poi Paganella. Il piano era semplice: Bear Trail completo, tutto d’un fiato, adrenalina e grida nei boschi. Ma come spesso succede, sbagliamo sentiero. Colpa mia. Invece del flow liscio e veloce, ci becchiamo l’Apocalypse Now. E lì, fratello, mi è sembrata piccola. Troppo piccola. Quella Gen 2 che a casa mi faceva sentire un dio, lì sembrava in affanno. Come se, per la prima volta, fosse lei a chiedermi di rallentare.
L’anno dopo torno, stesso posto, stesso fuoco negli occhi. Ma stavolta è la Gen 3 sotto al culo. Tutta originale, niente fronzoli: Fox Rhythm davanti, Float X dietro, Code R per frenare l’entusiasmo. Niente Saint, niente Ohlins. Ma zio… che sorpresa.
Senti, non è che fosse più veloce, o più aggressiva. Ma era viva. Leggera nei movimenti, morbida quando serviva, cattiva quando glielo chiedevi. Una bici che ti capisce, che ti perdona. Dove la Gen 2 ti sfidava, la Gen 3 ti accompagnava. Apocalypse Now? Fatta. Bear Trail? Una goduria. E il sorriso, quello, durato giorni.
Le bici non sono solo numeri. Sono sensazioni. E a volte, la differenza tra “giocattolo” e “compagna di battaglia” sta proprio lì. Nelle emozioni, nei silenzi tra un respiro e l’altro. Tra una curva che chiude e un salto che ti sorprende.
Brakky (versione artificialmente intelligente)
Te ma comincio a crederci ostia ..anche quel rimbambito del @turra paolo e di @yura continuano a dirmelo![]()
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.Amis dè merda.Brakky
Dopo mi dicon che ho un cazzo da fare...a mê sacramento...ndi a lâurá ostiaPer me, che son di la’, primi, timidi, avvicinamenti alla AI… ok decido di usare una tua massima, grazie di questo,,,,, traduce bene, incredibile, poi mi ha chiesto anche se voleva una traduzione in stile racconto…. Commovente …
Ci sono storie che si raccontano con i numeri: geometrie, escursioni, angoli di sterzo, reach e carro. E poi ci sono storie che si raccontano col fango addosso, con i graffi sui polpacci e la polvere nei polmoni.
Questa è una di quelle.
Avevo la Gen 2, e non era una bici, era una dichiarazione di guerra. Lyrik pompata da Select a RC2, idraulica che rispondeva come una fucilata. Ammortizzatore Ohlins TTX Air, roba da Formula 1 delle montagne. I Saint che frenavano come se volessero fermare il tempo. Ruote Hope Fortus, 32 raggi per ogni bestemmia che urlavo in discesa. In casa, sui trail che conosco come le tasche dei pantaloni, lei andava come un treno. Ruvida, cattiva, precisa. Ti faceva sudare, ma ti portava giù. Sempre.
Poi Paganella. Il piano era semplice: Bear Trail completo, tutto d’un fiato, adrenalina e grida nei boschi. Ma come spesso succede, sbagliamo sentiero. Colpa mia. Invece del flow liscio e veloce, ci becchiamo l’Apocalypse Now. E lì, fratello, mi è sembrata piccola. Troppo piccola. Quella Gen 2 che a casa mi faceva sentire un dio, lì sembrava in affanno. Come se, per la prima volta, fosse lei a chiedermi di rallentare.
L’anno dopo torno, stesso posto, stesso fuoco negli occhi. Ma stavolta è la Gen 3 sotto al culo. Tutta originale, niente fronzoli: Fox Rhythm davanti, Float X dietro, Code R per frenare l’entusiasmo. Niente Saint, niente Ohlins. Ma zio… che sorpresa.
Senti, non è che fosse più veloce, o più aggressiva. Ma era viva. Leggera nei movimenti, morbida quando serviva, cattiva quando glielo chiedevi. Una bici che ti capisce, che ti perdona. Dove la Gen 2 ti sfidava, la Gen 3 ti accompagnava. Apocalypse Now? Fatta. Bear Trail? Una goduria. E il sorriso, quello, durato giorni.
Le bici non sono solo numeri. Sono sensazioni. E a volte, la differenza tra “giocattolo” e “compagna di battaglia” sta proprio lì. Nelle emozioni, nei silenzi tra un respiro e l’altro. Tra una curva che chiude e un salto che ti sorprende.
Brakky (versione artificialmente intelligente)
Amico mio...un faro in questa notte buiaMa valà ... è questione di genuinità ... schietto e sincero ma anche verace![]()
avercene di così nella vita!Ma valà ... è questione di genuinità ... schietto e sincero ma anche verace![]()
Rido perché rido , ok, ma almeno se spendo tutti quei soldi, ok permute ecc, mi deve anche piacere. Era serio?il nostro local oligarca se l'è portata a casa dicendo che è brutta come la fame ma che spera vada bene, alla fine l'importante era essere tra i primi ad averla nel circondario così ci danno ancora da bere al bar
ma dai cazzo... è anche di un colore diverso lo sportello. ma sono rincoglioniti in specialized?Vista stamattina, out of the box, ancora smontata… il tubo centrale è veramente voluminoso, lo sportellino brutto brutto. Però, a detta del concessionario che è andato a Barcellona a provarla è una bici rivoluzionata in tutto e x tutto. Al posteriore l’escursione è aumentata del 11%, molto maneggevole e con un motore che è anni luce più evoluto e performante del precedente. Lui è rimasto stupefatto di quanto sia potente ma gestibile l’erogazione in tratti con pendenze da motocross. Vedi l'allegato 78009 Vedi l'allegato 78010 Vedi l'allegato 78011
sul fatto che è brutta da fare schifo ma spera vada bene si.... il resto sono io che faccio l'asinoRido perché rido , ok, ma almeno se spendo tutti quei soldi, ok permute ecc, mi deve anche piacere. Era serio?