Scusate se rispondo solo dopo diversi mesi, non avevo seguito l'evoluzione della discussione, magari chi ha posto la domanda non legge nemmeno più ma due parole voglio dirle lo stesso: su un percorso Bike Park con rampe e drop in legno, north shore e altri ostacoli artificiali è impossibile trovarsi a piedi per caso, bisogna essere dei dementi esattamente come chi si fermasse a fare un pic-nic sotto il panettone di uno snow-park, purtroppo ho visto anche quello... Le altre osservazioni come ha detto qualcun altro non hanno senso, un bike park è un impianto sportivo, una piccola striscia di terreno (tra l'altro in questo caso in gran parte fettucciata...) pensato proprio per ospitare l'attività di discesa senza arrecare danni ai sentieri o rischiare collisioni con escursionisti, auspico ce ne siano sempre di più, separare l'attività di discesa e quella di escursionismo (sia a piedi sia in MTB) penso sia l'unica strada, come del resto è già da decenni nello sci alpino. Negare che la MTB abbia ANCHE una natura adrenalinica e velocistica oltre a quella turistica e contemplativa è negare la realtà, l'unica speranza è trovare luoghi e modi tali che queste anime non si trovino in conflitto.
Purtroppo a distanza di una stagione estiva dal mio precedente intervento non posso non rilevare un deciso peggioramento del clima di convivenza tra pedoni e MTB, quest'estate mi sono diviso tra discese su trail/bike park ed escursioni su sentieri, e ho sentito una crescente ostilità. Sui sentieri io mi fermo SEMPRE per dare precedenza ai pedoni, sia in salita sia in discesa, e ora sempre più spesso ricevo in risposta mugugni, facce torve e a volte esplicite lamentele. E' evidente che ci sia un problema, purtroppo ribadisco che con l'educazione risolveremo poco, ho l'impressione che agli escursionisti il traffico di bici dia comunque fastidio, anche se i biker andassero tutti a 5kmh, si fermassero sempre e a ogni incrocio offrissero un pasticcino ed un caffè. Una bici è una curiosità, 100 sono una rottura di scatole.
PS: io in montagna ci sono nato e con gli scarponi ai piedi ho fatto cose abbastanza degne di nota, ho ricevuto l'Aquila d'Oro del CAI già 20 anni fa e continuo a praticare, ma sinceramente non vedo cosa c'entri.