Chi ti installa il gancio se è uno serio fa come ho detto. Non manda te a fare scartoffie e code che può fare lui in pochissimo tempo come installatore. Poi se uno va da Paperino è un altro discorso. Se invece è un concessionario nemmeno te lo chiede, lo fa e basta
Io vivo nella più disastrata provincia italiana, la peggiore, praticamente in tutti i parametri, eppure per avere il tagliando da attaccare alla carta di circolazione c'ho messo 60 secondi, il tempo che la agenzia ha immesso i dati dell'auto e del gancio traino sul sito della motorizzazione.
La mia concessionaria Dacia-Renault ha installato il gancio originale in sede, ma comunque si è servita di un'agenzia e il tagliando è arrivato dopo pochi giorni, ma non subito
So tenere in mano una penna e mi hanno pure insegnato a usarla, preferisco farmele da solo a costo zero le scartoffie.
E in motorizzazione nessuno si rende conto che solo pensare una cosa del genere è da imbecilli?
Ma in realtà tecnicamente non è una cosa così complicata, lungi da me dire che si debba fare sia chiaro... Sul connettore a 13 poli ci sono dei contatti liberi e basterebbe un ponticello sul connettore del portabici per "far sapere" alla centralina quale comportamento deve adottare.
Però fin`ora nessun dispositivo al mondo ha mai richiesto che venissero spente le luci posteriori dell`auto per cui nessuna omologazione lo prevede, oltre che, dal punto di vista della sicurezza più luci ci sono meglio è, se poi si considera la visibilità laterale, a mio modo di vedere, l`auto diventa poco visibile e quindi produce una situazione critica e pericolosa. Tipicamente i fanali ripetitori dei portabici sono concepiti per essere visti dal retro, non lateralmente.
Quindi, ne caso più che probabile (visto quanto è venuto fuori finora) che il fabbricante si rifiuti di fornire questa dichiarazione, chi ha un portabici da gancio secondo loro non ha alcuna possibilità di regolarizzarlo, e quindi di utilizzarlo? Ma bevono o si drogano?
La macchina non viene trattenuta da nessuno, per avere l'adesivo da attaccare alla carta di circolazione serve quest'ultima e la dichiarazione firmata dall'installatore, poi alla motorizzazione si può andare anche in bicicletta. Comunque consiglio fortemente l'uso di una agenzia di pratiche automobilistiche, 5 minuti è si è fuori con la carta di circolazione aggiornata. Certo si paga il servizio, il tutto è da valutare caso per caso chiaramente.So tenere in mano una penna e mi hanno pure insegnato a usarla, preferisco farmele da solo a costo zero le scartoffie.
Secondo il mio criterio di valutazione un installatore serio mi installa il gancio (a regola l'arte) e basta. Non pretende che il gancio lo compro da lui e non pretende di vendermi servizi aggiuntivi di cui non necessito.
L'aggiornamento della carta di circolazione richiede che qualcuno si rechi fisicamente alla motorizzazione con il libretto facendosi nella migliore delle ipotesi un ora di coda (nella mia provincia) assieme a tutti gli altri cittadini e impiegati di agenzie di pratiche auto che vanno li con le cartelline piene di pratiche. Figurati se il servizietto te lo fanno gratis.
Già mi obbligano a pagare un commercialista per poter pagare le tasse, ci manca solo che regalo soldi per farmi compilare e consegnare un modulo mentre mi trattengono la macchina
Renault:
Ma i tecnici si rendono conto che è un controsenso…come lo è non collaudare un gancio e collaudare un porta bici. Ma se qualcuno si presenta al collaudo per il portabici che non rispetta quanto indicato in circolare non possono approvarlo.Quindi, ne caso più che probabile (visto quanto è venuto fuori finora) che il fabbricante si rifiuti di fornire questa dichiarazione, chi ha un portabici da gancio secondo loro non ha alcuna possibilità di regolarizzarlo, e quindi di utilizzarlo? Ma bevono o si drogano?
Forse è anche il caso di precisare che, tutto ciò , luci/non luci, dichiarazione/no dichiarazione, non serve a nulla, visto che il porta bicicletta da gancio traino per il 90% e passa degli utenti che l'usano, anche dopo aver passato l'esame alla motorizzazione con tanto d'iscrizione sulla carta di circolazione, NON può essere usato visto che si pretende che le biciclette non devono sporgere oltre la sagoma dell'auto.
Cioè, i fabbricanti di auto sarebbero obbligati a consegnare la documentazione in quanto gli viene imposto (ma neanche esplicitamente) da una circolare ministeriale che non è né una legge né un decreto?
Possono anche pretenderlo, ma voglio vedere se io rendo il carico facilmente percepibile cosa possono farmi. Il CdS è legge dello stato e sul carico e le sporgenze dei 30 cm ci sono riferimenti che una circolare non può di certo modificare a suo piacimento
Basta seguire quello qui scritto per comprendere il problema, che è reale. Se la circolare dice che le biciclette sono equiparate alle sbarre di ferro trasportate, la circolare ha ragione noi torto. Prima ci prendiamo la multa poi facciamo ricordo, il resto so chiacchiere
