come dicevo nell'altro topic del sondaggio, le conseguenze dello sblocco sono da valutare soprattutto per il mondo delle ebike, piuttosto che per il singolo.
Non è la strada giusta cercare di spaventare chi voglia fare questa cosa con scenari quanto meno improbabili.
Vedo infatti alquanto difficile che il biker possa avere qualsivoglia problema dall'aver sbloccato la bici: in assenza di incidente, forse qualche vigile o poliziotto particolarmente solerte potrebbe aver voglia di sequestrare il mezzo per sottoporlo a controllo (NESSUNO può, infatti, metterci mano in assenza di un mandato di un giudice o, appunto, mettendolo sotto sequestro).
In caso di incidente, invece, il peggio che possa capitare è che gli vengano riconosciuti i danni derivanti dall'aver manomesso la bici....ma quali mai potranno essere? A meno di investire un anziano su una ciclabile mentre sto andando a 30km/h, quale danno potrò mai fare se mi spiaccico io contro un'automobile, come accade al 99% dei ciclisti che hanno incidenti. E, comunque, cosa cambia? In ogni caso, ne sono responsabile.
Lasciamo anche stare l'ombra dei problemi meccanici, quelli sono ancora meno probabili di quelli legali, a meno di utilizzi decisamente anomali del mezzo (es. farci 50km/giorno a 50 km/h, a 40° in estate).
La verità è che l'utente non può averne che benefici nello sbloccare il limite.
Quello che, invece, ne subisce i danni maggiori è il comparto intero delle ebike. Sono questi che devono motivare la guerra a questa pratica da parte di tutti gli ebiker onesti.
Non per gli infinitesimi rischi che corre il biker o terzi, ma per quelli molto più consistenti che potremmo trovarci a dover fronteggiare per colpa dei comportamenti scorretti di pochi disonesti che pensano di essere più furbi degli altri.