muscolare
Ebiker celestialis
Il cellulare quando si è in escursione invernale, che sia trekking o bici poco cambia, lo si tiene in una tasca interna al caldo e con tutte le connessioni non strettamente necessarie disattivate (sicuramente BT/WiFi/LTE/GPS) e quando e se serve qualcosa lo si attiva. Se si è in zone coperte dalla rete mobile si può lasciare attiva la normale fonia in modo da consentire ad eventuali soccorsi di individuare almeno la cella di aggancio, ma quando si è in zone non coperte anche questo diventa inutile ed è meglio metterlo in modalità "aereo". In queste condizioni, e magari "disattivando" app non necessarie, si va sicuramente ben oltre un giorno di autonomia con qualsiasi smartphone. Se lo si deve utilizzare come navigatore (non consigliabile per lunghi giri) è bene farlo il meno possibile solo nei punti critici per risparmiare batteria o nel caso avere un power bank (carico) di scorta. Ma la base sarebbe sempre un minimo di conoscenza del territorio in cui ci si muove ed un minimo di nozioni di orienteering. Ma oggi c'è gente che senza google maps (e solo quello che altro non sa usare) non trova più neppure casa sua.