Beh, immagino che si intenda per "reattività" quella sensazione di immediata risposta ai comandi del ciclista e alle sollecitazioni del terreno
Estremizzando, direi:
Bici reattiva - la BMX, quella tipica "anguilla" che cambia direzione anche solo spostando il naso, che fa inversione dentro a un francobollo e che ti permette di giocare come vuoi con le traiettorie; di contro diventa molto nervosa quando incontra ostacoli (sassi, radici, cunette) in velocità, con lo sterzo che si muove molto ed il muso che fatica a tenere la linea desiderata
Bici "solida" - una bici generalmente più lunga, che mostra molta inerzia a rispondere ai voleri del ciclista, che richiede più sforzo per impostare un cambio di direzione o anche solo una piega, che richiede che le manovre debbano essere svolte col giusto anticipo e con un certo impegno fisico e mentale; di contro, è più imperturbabile alle sollecitazioni esterne, e passa più agevolmente sopra alle asperità senza che lo sterzo si imbizzarrisca
Nel mezzo ci sono tutte le sfumature che i costruttori decidono per le proprie ciclistiche
Ad esempio, la mia prima elettrica è stata una Rose Uncle Jimbo bafanghizzata in tg. M; un furetto, cambiava direzione col solo pensiero, ma sul veloce scassato diventava nervosetta e richiedeva mestiere. La seconda (e attuale) bici è una Montana-Vektor, che ha misure molto più abbondanti e quote ciclistiche più solide; i giochini da funambolo che facevo con la Rose me li posso scordare, ma sul veloce tiene molto meglio le linee, si scompone meno e alla fine la trovo più rassicurante