In ogni caso io usavo il cellulare con relativo portacellulare da bici, acquistato su Amazon in più pezzi, in modo che quando se ne rompeva uno ne avevo subito un altro da installare.
Pensavo di aver trovato un ottimo prodotto perché dopo cadute, rami ecc. magari si rompeva ma sempre salvava il telefonino, quindi andavo avanti così.
Effettivamente il problema della durata batteria l'avevo tamponato con un powerbank da 20.000 mA che attaccavo alla bisogna, e lo schermo grande e la luminosità mi davano la possibilità di sfruttare Komoot al meglio.
Fino a quando, durante un giro, mi si spegne lo schermo e non si accende più, nonostante avessi attaccato il powerbank.
Convinto di avere il telefonino allo 0% (non si accendeva nulla, nemmeno il simbolo della batteria) lo tolgo dal manubrio e lo ficco nello
zaino quando... inizia a squillare!!!
Ebbene sì, non era il livello della batteria il problema ma lo schermo che, a causa delle vibrazioni del manubrio, dai oggi, dai domani, si è letteralmente scollato dalla sua struttura smettendo di funzionare lui e il touch...
Speso quello che ho speso per aggiustarlo, dopo nemmeno una settimana mi fa un volo da paura (la bici non c'entrava per niente) e si rompe definitivamente quindi sono costretto a cambiarlo, con conseguente rottura di zebedei del recupero del suo contenuto, non facile. Da qui la mia decisione di passare al Garmin ma con le ricerche su ebay ho trovato un suo concorrente con schermo bello grande, fascia cardio, frequenzimetro della pedalata e altro, un bel giocattolino a prezzo concorrenziale.
Ora lo smartphone sta nello zainetto, al sicuro, mentre sul manubrio c'è lo pseudoGarmin che di botte ne ha preso, ma non ha mai fatto una piega, ha una batteria che dura 3 giri e più, e di cui conosco forse un terzo delle funzioni. Inoltre è sincronizzato con Strava (e quindi con TraingCamp) quindi tutti i giri vengono caricati automaticamente...
Conviene utilizzare lo strumento specifico, lo smartphone è troppo delicato, anche se rugged.