Auto elettriche (estratto da: Ma il duca?)

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Ebiker velocibus
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Premessa:

L'app Tesla ti mostra i Supercharger (SuC) qualche altra colonnina HPC, ma non tutte, e i destination charger, ossia i caricatori Tesla all'interno di strutture "convenzionate".
L'app Tesla non ti permette di prenotare e pagare le colonnine di ricarica ma solo i SuC per chi non ha Tesla. Quindi direi di escluderla.

Le altre app, che mostrano e ti permettono di attivare le colonnine sul territorio, normalmente mostrano le colonnine con le quali esiste un contratto di interoperabilità. Le più complete sono Nextcgarge, Elettromaps, ecc. Io utilizzo Elli perché basta iscriversi e ti mandano una RFID card in omaggio. Ognuna di queste app ti permette di attivare la ricarica e pagare a consumo con carta di credito o credito prepagato.

Poi ci sono in Italia altre app come Enelx, A2A e Be charge dove si possono acquistare degli abbonamenti per abbassare il costo dell'energia. Le prime 2 prevedono dei pacchetti mensili di Kwh prepagati da consumarsi in 30gg, la terza attivando gli abbonamenti ti permette di avere uno sconto sulla tariffa base (questa formula non è conveniente). Queste app permettono di utilizzare i propri abbonamenti sulle colonnine dei gestori con le quali sono stati stretti accordi di interoperabilità (roaming).

Esempio: per caricare da una colonnina Enelx, serve un'app per attivare la colonnina, ma non necessariamente l'app di EnelX, si può pagare a consumo con app tipo Nextcgarge, ecc o scalare i Kwh compresi in un abbonamento tipo quello offerto da A2A.
Anche EnelX è passata da poco alla formula che usa BeCharge, non ci sono più i pacchetti prepagati. Per ora resiste A2A.
 

ducams4r

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E se invece arrivo per ricaricare e le colonnine sono già tutte occupate e magari con un altro paio di auto che aspettano?
Che faccio devo perdere più di un ora di viaggio per aspettare il mio turno?
Per ora il problema non dovrebbe esserci, ma tra qualche anno se il n di elettriche aumenterà esponenzialmente come è stato fin ora, non penso ci sia corrente per tutti in certe situazioni, vedi magari centri commerciali sotto le feste, o aree di servizio negli esodi delle ferie
Ipotizzare che aumenteranno le auto elettriche e che le colonnine rimarranno sempre quelle? Curioso ... e alquanto fazioso
 

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Ipotizzare che aumenteranno le auto elettriche e che le colonnine rimarranno sempre quelle? Curioso ... e alquanto fazioso
Ma il problema non potrebbe invece venire dalla rete?
A meno di enormi investimenti di potenziamento, quella attuale sarebbe in grado di reggere l'incremento di domanda di energia?
Magari anche considerando i picchi stagionali (es. condizionatori in estate).
 

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Ma il problema non potrebbe invece venire dalla rete?
A meno di enormi investimenti di potenziamento, quella attuale sarebbe in grado di reggere l'incremento di domanda di energia?
Magari anche considerando i picchi stagionali (es. condizionatori in estate).
Con l'aumento della richiesta di potenza vedo solo 2 possibili scenari: o investiranno in produzione interna o aumenteranno l'acquisto dall'estero (ora lo facciamo solo in minima parte). Quindi problemi di disponibilità energetica no ... al massimo aumenti sul prezzo del kWh.
 

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Ma il problema non potrebbe invece venire dalla rete?
A meno di enormi investimenti di potenziamento, quella attuale sarebbe in grado di reggere l'incremento di domanda di energia?
Magari anche considerando i picchi stagionali (es. condizionatori in estate).
È una preoccupazione legittima, vedendo cosa è successo dopo oltre un anno di lavori... La rete non ce la fa a far viaggiare il tram appena inizia la salita della circonvallazione Gianicolense




"Per stessa ammissione dell’assessore capitolino alla Mobilità, Eugenio Patanè, la linea sfrutta una sottostazione elettrica “che risale agli anni ’70, cioè a circa 50 anni fa"
 
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Con l'aumento della richiesta di potenza vedo solo 2 possibili scenari: o investiranno in produzione interna o aumenteranno l'acquisto dall'estero (ora lo facciamo solo in minima parte). Quindi problemi di disponibilità energetica no ... al massimo aumenti sul prezzo del kWh.
Non hai capito la mia domanda.
O, almeno, non hai risposto alla mia domanda.
Non mi riferivo alla produzione di energia, ma alla sua distribuzione.
La rete italiana, l'infrastruttura intendo, è arcaica.
D'estate con i picchi di consumo ci sono zone che rischiano il black-out.
Aumentare le utenze senza investire (e pesantemente) nel miglioramento dell'infrastruttura equivale ad affidarsi allo stellone portafortuna italiano... quindi sperare che la va... finché la va...
 
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Non hai capito la mia domanda.
O, almeno, non hai risposto alla mia domanda.
Non mi riferivo alla produzione di energia, ma alla sua distribuzione.
La rete italiana, l'infrastruttura intendo, è arcaica.
D'estate con i picchi di consumo ci sono zone che rischiano il black-out.
Aumentare le utenze senza investire (e pesantemente) nel miglioramento dell'infrastruttura equivale ad affidarsi allo stellone portafortuna italiano... quindi sperare che la va... finché la va...
Corretto che non siamo pronti e corretto che andranno fatte molte cose, ma continuare a tirar fuori infiniti problemi è sinonimo di una mentalità conservatrice.
Io comunque non la penso così e credo che il gioco valga comunque la candela
 

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Corretto che non siamo pronti e corretto che andranno fatte molte cose, ma continuare a tirar fuori infiniti problemi è sinonimo di una mentalità conservatrice.
Io comunque non la penso così e credo che il gioco valga comunque la candela
Confermo che non hai capito la mia domanda.
E che forse è più facile convincersi di essere "illuminati" (letteralmente) invece di provare a capire in modo equilibrato i punti positivi e negativi di uno sviluppo tecnologico.
E, te lo posso garantire, che la mentalità conservatrice non solo non ha nulla a che fare con la mia, ma probabilmente hai le idee un poco confuse anche su cosa davvero significhi.
 

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Confermo che non hai capito la mia domanda.
E che forse è più facile convincersi di essere "illuminati" (letteralmente) invece di provare a capire in modo equilibrato i punti positivi e negativi di uno sviluppo tecnologico.
E, te lo posso garantire, che la mentalità conservatrice non solo non ha nulla a che fare con la mia, ma probabilmente hai le idee un poco confuse anche su cosa davvero significhi.
Dato che insisti nel dire che non ho capito, provo a rispondere alla tua domanda in un altra maniera .... la rete attuale, a seconda delle zone potrebbe non soddisfare un futuro aumento delle richieste energetiche conseguenti all'aumento del parco elettrico circolante. Questo richiederà per forza di cose investimenti sia per l'ammodernamento/potenziamento della rete distributiva che per la maggiore capillarità. E tutto questo, per il fine ultimo, converrà comunque affrontarlo ... anche a costo di non azzeccarla al primo giro e dover affrontare correzioni in stile tram di Roma (quest'ultimo enunciato, leggasi anche come "sarebbe meglio azzeccarla al primo giro per non sprecare soldi e tempo, ma alla brutta meglio correggere per arrivare ad un miglioramento ecologico"). Per la questione mentalità conservatrice ti metto un link ... così vediamo chi non ha compreso.

E tralasciando quello di partenza dove credevo ti riferissi alla potenza disponibile invece che della distribuzione, l'unico errore che ho fatto è stato quello di aver voluto provare ancora ad impostare un ragionamento con persone che attaccandosi a cavilli insistono a voler vedere la pagliuzza nell'occhio e non notano la trave ... peccato.
Una buona giornata
 
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... anche a costo di non azzeccarla al primo giro e dover affrontare correzioni in stile tram di Roma (quest'ultimo enunciato, leggasi anche come "sarebbe meglio azzeccarla al primo giro per non sprecare soldi e tempo, ma alla brutta meglio correggere per arrivare ad un miglioramento ecologico").

...
solo per precisazione, il tram 8 già c'era prima dei lavori (che hanno interessato la pavimentazione), è stato usato il termine "inaugurazione" ma in realtà era la ripresa del servizio dopo 15 mesi di lavori, avrebbero potuto anzi dovuto utilizzare questo tempo per ammodernare anche la sottostazione elettrica.

p.s. parliamo di una linea di circa 6 Km, che in 15 mesi non è neanche stata ammodernata nella sua interezza...


ciliegina sulla torta esplode un tubo dell'acqua in un cantiere (indovinate quale...):
 
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E tralasciando quello di partenza dove credevo ti riferissi alla potenza disponibile invece che della distribuzione, l'unico errore che ho fatto è stato quello di aver voluto provare ancora ad impostare un ragionamento con persone che attaccandosi a cavilli insistono a voler vedere la pagliuzza nell'occhio e non notano la trave ... peccato.
Tanta boria, poca conoscenza della materia e tanta presunzione di capire ciò che gli altri pensano non possono che portare a risposte sconclusionate.
Nessuno ha mai parlato di potenza come tu hai presunto, ma piuttosto di erogazione e capacità di distribuzione, come ho dovuto spiegarti. E la soluzione non è certo l'ingenua fiducia nel fatto che qualcuno ci penserà, prima o poi. Manca un'approccio organico a questo problema. Non trovo nessuno che se ne occupa con un serio progetto di investimenti mirati e finanziati a breve termine.
Nessuno ha cercato cavilli, visto che si tratta di un limite strutturale, sostanziale, allo sviluppo.
E hai anche presunto (cannando in pieno) che il sottoscritto sia qualcuno contrario alla transazione verso l'auto elettrica, quando sto soltanto cercando di evidenziare quali siano i limiti attuali di questa sfida per il futuro.
Non sopporto proprio questo malinteso senso di superiorità di chi crede di aver capito tutto e con fideismo di stampo talebano si lancia contro chiunque metta minimamente in dubbio che si tratti del radioso futuro che crede di vedere dalla sua limitata prospettiva.
La capacità di esaminare in maniera critica permette di evidenziare le eventuali falle dello sviluppo impetuoso e, probabilmente, di consentire una transizione più stabile e duratura.
Altro che trave e pagliuzze bibliche... qui mi sembra che ci siano semplicemente dei gran paraocchi da equini.
 

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solo per precisazione, il tram 8 già c'era prima dei lavori (che hanno interessato la pavimentazione), è stato usato il termine "inaugurazione" ma in realtà era la ripresa del servizio dopo 15 mesi di lavori, avrebbero potuto anzi dovuto utilizzare questo tempo per ammodernare anche la sottostazione elettrica.

p.s. parliamo di una linea di circa 6 Km, che in 15 mesi non è neanche stata ammodernata nella sua interezza...


ciliegina sulla torta esplode un tubo dell'acqua in un cantiere (indovinate quale...):
Che l'Italia dia la possibilità ad incapaci di legiferare (e che non si riesca poi a mandarli via) è sotto gli occhi di tutti. C'è da sperare nella privatizzazione di alcuni servizi per quanto concerne il discorso infrastrutture auto elettriche ... dove la possibilità di incassare porti chi di dovere a soddisfare senza errori. Da mettere in campo però anche una buona dose di pazienza e capacità di adattamento ... perché la transizione (sempre se sarà questa) non sarà certamente predittiva ed immediata.
 

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Ma il problema non potrebbe invece venire dalla rete?
A meno di enormi investimenti di potenziamento, quella attuale sarebbe in grado di reggere l'incremento di domanda di energia?
Magari anche considerando i picchi stagionali (es. condizionatori in estate).

Se oggi con uno schiocco di dita potessimo sostituire tutto il parco auto circolante in auto elettriche e contemporaneamente sostituire tutte le caldaie in pompe di calore... Si, sicuramente l'infrastruttura italiana non sarebbe adeguata. Ma stiamo parlando di una transizione lenta che si prefigge come obiettivo finale la decarbonizzazione di tutti gli stati membri della UE entro il 2050 e un obiettivo intermedio di riduzione del 55% delle emissini dannose per il clima rispetto ai valori del 1990, entro il 2030.

l'Italia è sicuramente indietro e le opzioni sono 2 o ci si rimbocca le maniche e si comincia a fare un serio programma in questa direzione, oppure si esce dall'Europa, anche perché a quel punto le sanzioni sarebbero insostenibili e forse addirittura più penalizzanti rispetto ad un ItalExit. In entrambi i casi saremmo nella bratta fino al collo.
Quindi sarebbe meglio guardare come si stanno muovendo gli altri stati e fare di conseguenza.

Quindi il problema infrastruttura distributiva carente non è un problema immediato, ma lo sarà se non verrà affrontato adeguatamente.

Per quanto riguarda la produzione, ultimamente i ns. politici stanno valutando di costruire "nuove" centrali nucleari, che sarebbero per lo stato italiano un emorme investimento che darebbe i propri frutti solo tra alcune decine di anni, una soluzione decisamente complicata.
Io credo invece che si potrebbe incentvare ed investire sulle rinnovabili con benefici immediati e tangibili anche per il privato cittadino.

Bè essendo in Italia non mi stupirei della cosa...
Dopo il boom iniziale, Le auto elettriche aumenteranno, ma le ricariche pubbliche resteranno sempre le stesse...

Cambieranno le abitudini e le esigenze, di conseguenza le infrastrutture.
Per una semplice legge di mercato, quando aumenta la richiesta di un servizio, aumenta anche l'offerta. Non aspettiamoci di avere una presa elettrica per ogni posto auto pubblico, ma una presa per ogni parcheggio/box privato direi di si.
 
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azetaelle

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16 Settembre 2016
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La rete italiana, l'infrastruttura intendo, è arcaica.
Secondo me non è corretto dire che la rete elettrica italiana è arcaica. Parliamo di centinaia di migliaia di km di rete e di sottostazioni, quindi ovvio che a tratte realizzate/rinnovate negli ultimi anni con tecnologie attuali se ne affianchino altre che utilizzano dispositivi vecchi di 50 anni. Poi magari a una parte in AT/MT assolutamente performante si accoda un “ultimo miglio” in BT attempato, visto che la parte cittadina in bassa tensione è proprio quella su cui è più difficile intervenire per la grande frammentazione e la presenza di edifici, altri sottoservizi ecc..
Comunque tieni conto che i consumi elettrici in Italia sono in progressivo calo da diversi anni, e anche la diffusione delle auto elettriche non porterà grossi stravolgimenti in futuro.
È vero che l’aumento delle temperature potrebbe portare a dei picchi di assorbimento a causa del maggior ricorso agli impianti di condizionamento, però è anche vero che 1) gli impianti nuovi che si vanno a installare hanno un maggio rendimento 2) i picchi di calore corrispondono ai momenti di maggior irraggiamento solare, a cui corrisponde una discreta resa dei sistemi FV che avendo una generazione molto puntiforme alla fine contribuiscono a ridurre il carico sulla rete (in altre parole se il mio impianto di climatizzazione assorbe 2Kw ma contemporaneamente il mio FV ne produce 3, alla fine io immetto comunque 1kw in rete).
Ovvio che il FV crea dei problemi di gestione temporale alla rete vista la sua discontinuità, ma anche in questo caso è più che altro un problema locale (in altre parole può venire meno la produzione di una zona in cui si sviluppa una copertura nuvolosa, ma non è che di botto il cielo si copre su una intera regione o su tutta Italia). Scontato che a una certa ora della sera la produzione FV cala a 0, ma questo è facilmente prevedibile in base al calendario. E in ogni caso la diffusione dei sistemi di accumulo a batteria contribuirà a contenere questa problematica.
 

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Quindi il problema infrastruttura distributiva carente non è un problema immediato, ma lo sarà se non verrà affrontato adeguatamente.
È proprio in prospettiva futura che esprimevo la mia preoccupazione.
Un adeguato rinnovo della struttura distributiva richiederà decenni. Quindi servono investimenti programmati oggi e finanziati al più presto.
E, ripeto, non ho assolutamente l'impressione che chi sia preposto a questa pianificazione sia in grado di guardare nella giusta direzione.

Per quanto riguarda la produzione, ultimamente i ns. politici stanno valutando di costruire "nuove" centrali nucleari, che sarebbero per lo stato italiano un emorme investimento che darebbe i propri frutti solo tra alcune decine di anni, una soluzione decisamente complicata.
Io credo invece che si potrebbe incentvare ed investire sulle rinnovabili con benefici immediati e tangibili anche per il privato cittadino.
Esattamente. Questo è un altro chiaro esempio di scarsa lungimiranza e di mancanza di capacità di programmazione
 
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