Auto elettriche (estratto da: Ma il duca?)

  • Test della Whyte Elyte Evo Stag Works, azienda britannica che ha unito un motore Bosch Full Power ad una batteria piccola per contenere i pesi, un center of gravity estremamente basso ed una geometria studiata finemente per rendere questa E-bike la più agile sul mercato, ci saranno riusciti?
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Ebiker celestialis
18 Settembre 2016
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So che agli appassionati potrà non piacere ma a me suona strano parlare di scelte green per auto con questi numeri, anche se elettriche.
Invece che obbligare a cambiare auto a chi abita in città, e magari fa pochi km l'anno, andrebbero messi dei limiti di potenza e velocità (tramite limitatori) a livello nazionale, per tutte le auto e per tutti.
Infatti, se si vuole usare auto elettriche in città le macchinette da campo di golf vanno benissimo.
Persino troppo performanti per il traffico di città congestionate dal traffico. Es. Milano.
A cosa servono 500 cv e accelerazioni da dragster?
 
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Ebiker velocibus
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Orbea Rise H
Nell'immediato a mio parere dobbiamo puntare su fotovoltaico, eolico e anche sui termovalorizzatori chec fanno la loro parte per il riscaldamento. Nel medio al nucleare, non c'è altra strada. Ma bisogna iniziare subito a costruire le centrali più moderne. Subito senza aspettare quelle a fusione che richiederanno decenni. Superando il "no" scaturito da un referendum ideologico di parecchi anni fa quando gli italiani erano poco informati e furono riempiti di paure. Le centrali moderne sono sicure e confronto ad altri sistemi hanno inquinamento irrisorio. D'altro canto la paura di incidente è inutile visto il numero di centrali (alcune non moderne) che abbiamo alle porte di casa (vedi mappa). Chi non vuole il nucleare a mio parere o è male informato, o è ideologico oppure vuole mantenere l'Italia fanalino di coda degli altri grandi Paesi europei. Paesi che tempi addietro si sono attrezzati e adesso non sono schiavi di gas e petrolio come noi.
Il no del referendum era sicuramente ideologico, scaturito dal disastro di Cernobyl.
Ma le centrali nucleari non sono esenti da problemi, e anche volendo ignorarne diversi (dove compriamo il carburante, come le raffreddiamo con le sempre più fequenti siccità, come gestiamo le scorie) i due problemi pragmatici che vedo (e che indicano esperti molto più informati di me, che sono un semplice lettore) sono i costi di costruzione e i tempi: non c'è una singola centrale recente che non ha avuto ritardi e lievitazione dei costi.

Flamanville in Francia, per dirne uno famoso, è stato avviato nel 2007, doveva essere completato nel 2012 a un costo di 3,3 miliardi di euro. Il costo è salito a oltre 13,2 miliardi di euro, e il il caricamento del combustibile è stato posticipato al 2024, 12 anni dopo (https://www.world-nuclear-news.org/Articles/Further-delay-to-Flamanville-EPR-start-up).
Adesso si parla degli SMR, come il Ruspa che ne vorrebbe mettere uno a Milano (sono più piccoli, ma non ha capito che son comunque diversi ettari... ma vabbè), ma anche qui, gioie e dolori: il NuScale negli USA è considerato un pò il capostipite di questi progetti e non sta avendo una gestazione facile (https://www.energymonitor.ai/sectors/power/small-modular-reactors-smrs-what-is-taking-so-long/), progettato nel 2001, non entrerà in funzione prima del 2030,e nel frattempo il costo è lievitato da 5,3 miliardi di dollari a 9,3 miliardi.

Io non sono ideologicamente contro, ma penso all'Italia con il mega magna-magna che arriva con ogni progetto statale, e i ritardi assurdi come la mitologica Salerno-Reggio Calabria, e ho il timore che da noi arriverebbero ben prima le centrali a fusione che una di queste centrali fosse pronta. Pragmaticamente, con gli stessi soldi già adesso si potrebbe invece installare tantissimo fotovoltaico, eolico off-shore e accumuli di vario tipo.
 

cowboykite80

Ebiker grandiosus
12 Aprile 2022
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Albese con Cassano
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Moustache Samedi Trail 5 23
Ciao, per quelli interessati, ecco i miei primi 15.000KWh fatti con la mia Tesla model 3, in 2 anni e 7 mesi. Ricarico quasi esclusivamente a casa, a circa 0,22€ al KW, e faccio molta autostrada, dove il consumo per una elettrica è maggiore. Se prendete la calcolatrice e vi fate 2 conti, il risparmio è molto elevato, viste le prestazioni dell' auto.
Poi, in Lombardia, non si paga il bollo[per sempre], non ho mai fatto un tagliando (non ci sono), l' assicurazione costa 200 euro l' anno (solo RC). E per adesso non ho avuto nessun problema. Non mi sarei mai potuto indebitare meglio (la macchina costa). Insomma, una forma di felicità a 4 ruote, la consiglio a tutti.

Vedi l'allegato 66028
Domanda pratica. Che contatore hai?
 

MISTER HYDE

Ebiker celestialis
15 Settembre 2016
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LEVO GEN3
Infatti, se si vuole usare auto elettriche in città le macchinette da campo di golf vanno benissimo.
Persino troppo performanti per il traffico di città congestionate dal traffico. Es. Milano.
A cosa servono 500 cv e accelerazioni da dragster?
Infatti come già detto la transizione green dovrebbe essere accessibile a tutti, al momento le auto elettriche sono per la maggior parte auto di lusso con potenza ben superiore a 70 Kw (vedi il discorso controllo fiscale).

Per la città bisognerebbe fare dei grandi parcheggi alla periferia e in città solo i mezzi pubblici efficaci ed efficienti e si potrebbe usare anche la bici con più sicurezza. Io infatti i mezzi pubblici li uso tutti i giorni senza prendere auto per gli spostamenti in città, ma tante volte passa la voglia visto i tempi di attesa che si sono prolungati anziché migliorare.

Va bene se si vogliono migliorare le città, ma non solo con obblighi e divieti, tipo le città come Bologna (ma molto probabilmente arriverà anche a Torino) con limite a 30 kmh. Piuttosto appunto lasciamo le auto fuori e in città si usano i mezzi pubblici e biciclette.

Il PROGRESSO per me vuol dire che tutto cambia in meglio, con soluzioni valide, non solo burocrazia, obblighi e divieti senza offrire nulla in cambio.

Intanto non solo gli italiani sono poco lungimiranti:

 
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rolando

Ebiker pedalantibus
11 Giugno 2019
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gorla Minore
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haibike Allmtn 7 2021
Normale non è 3? Hai la Wally box?
non ho la wall box, ho solo aumentato il contatore da 3kw a 6kw, ma ho fatto un bel po' di mesi a caricare a 3kw, durante la notte, e non ho avuto mai problemi. certo, la carica e' molto lenta, ma se non devi fare 250km di autostrada tutti i giorni, va bene.
 
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MISTER HYDE

Ebiker celestialis
15 Settembre 2016
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LEVO GEN3
Si parla tanto delle AUTO, ma un grosso problema inquinamento diesel sono invece i TIR. Quale soluzione per questo ?
Sono stato diverse volte nelle valli di Cuneo che sono MTB paradise, ma ad esempio le amministrazioni non sono MAI riuscite a trovare una soluzione per la statale 20 dove paesini come Demonte sono letteralmente ostaggio dei TIR e conseguente traffico intasato. I progetti ci sono da tempo ma non si fa nulla !
Quindi quando sono i cittadini a dover fare li obblighiamo, quando sono invece le amministrazioni, come sempre va tutto bene. Non è per fare la vittima, ma FATTI REALI ! :no_mouth:


 
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Ebiker specialissimus
5 Maggio 2019
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Nell'immediato a mio parere dobbiamo puntare su fotovoltaico, eolico e anche sui termovalorizzatori chec fanno la loro parte per il riscaldamento. Nel medio al nucleare, non c'è altra strada. Ma bisogna iniziare subito a costruire le centrali più moderne. Subito senza aspettare quelle a fusione che richiederanno decenni. Superando il "no" scaturito da un referendum ideologico di parecchi anni fa quando gli italiani erano poco informati e furono riempiti di paure. Le centrali moderne sono sicure e confronto ad altri sistemi hanno inquinamento irrisorio. D'altro canto la paura di incidente è inutile visto il numero di centrali (alcune non moderne) che abbiamo alle porte di casa (vedi mappa). Chi non vuole il nucleare a mio parere o è male informato, o è ideologico oppure vuole mantenere l'Italia fanalino di coda degli altri grandi Paesi europei. Paesi che tempi addietro si sono attrezzati e adesso non sono schiavi di gas e petrolio come noi.
Vedi l'allegato 66029
Non è un caso che tutti i paesi avanzati abbiano centrali, tranne la Norvegia che ha riserve di petrolio e gas sterminate.....alla faccia delle emissioni di CO2!!! Il nucleare si può, anzi si deve fare, le condizioni di sicurezza possono essere estremamente migliori del passato, l'Italia si deve muovere ora, altrimenti saremo tagliati fuori da costi di produzione insostenibili per le nostre esportazioni.
Molte organizzazioni ambientaliste, hanno capito che tappezzare migliaia di ettari di terreni fertilissimi, con pannelli fotovoltaici, è una oscenità ambientale inaccettabile, che le pale eoliche per sostenere consumi di un paese moderno dovrebbero essere anche qui , montate a migliaia ( a voi piacerebbero Alpi e Appennini coperti di
piloni ?), e stanno riflettendo su un nucleare accettabile. Sono favorevolissimo ai pannelli fotovoltaici, ma esclusivamente sui tetti! Si diceva delle riserve mentali al nucleare causate da Cernobyl: in realtà già negli anni '80, all'epoca del referendum che smantellò le (poche) centrali italiane, le ideologie indirizzarono il voto, senza conoscenze concrete dello stato dell'arte. Questo, in parte, posso capirlo: per dirne una non venne mai risolto il problema delle scorie, un paese a rischio sismico come il nostro, ancor di più complicava la messa in sicurezza di combustibili esausti con 200 anni di decadimento!!!!!! E poi alle generazioni future gli avremmo dovuto lasciare
questa enorme schifezza? Torno al referendum anni '80: la cosa più grave, fu che , di fatto con la chiusura delle centrali, anche la ricerca sul nucleare ''pulito'', cessò di aver rilevanza e attenzione dei nostri politici, e i frutti sono che siamo ora all'ultimo posto tra i paesi avanzati in quanto a tecnologia e conoscenze....
 
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Ebiker celestialis
25 Marzo 2018
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Il no del referendum era sicuramente ideologico, scaturito dal disastro di Cernobyl.
Ma le centrali nucleari non sono esenti da problemi, e anche volendo ignorarne diversi (dove compriamo il carburante, come le raffreddiamo con le sempre più fequenti siccità, come gestiamo le scorie) i due problemi pragmatici che vedo (e che indicano esperti molto più informati di me, che sono un semplice lettore) sono i costi di costruzione e i tempi: non c'è una singola centrale recente che non ha avuto ritardi e lievitazione dei costi.

Flamanville in Francia, per dirne uno famoso, è stato avviato nel 2007, doveva essere completato nel 2012 a un costo di 3,3 miliardi di euro. Il costo è salito a oltre 13,2 miliardi di euro, e il il caricamento del combustibile è stato posticipato al 2024, 12 anni dopo (https://www.world-nuclear-news.org/Articles/Further-delay-to-Flamanville-EPR-start-up).
Adesso si parla degli SMR, come il Ruspa che ne vorrebbe mettere uno a Milano (sono più piccoli, ma non ha capito che son comunque diversi ettari... ma vabbè), ma anche qui, gioie e dolori: il NuScale negli USA è considerato un pò il capostipite di questi progetti e non sta avendo una gestazione facile (https://www.energymonitor.ai/sectors/power/small-modular-reactors-smrs-what-is-taking-so-long/), progettato nel 2001, non entrerà in funzione prima del 2030,e nel frattempo il costo è lievitato da 5,3 miliardi di dollari a 9,3 miliardi.

Io non sono ideologicamente contro, ma penso all'Italia con il mega magna-magna che arriva con ogni progetto statale, e i ritardi assurdi come la mitologica Salerno-Reggio Calabria, e ho il timore che da noi arriverebbero ben prima le centrali a fusione che una di queste centrali fosse pronta. Pragmaticamente, con gli stessi soldi già adesso si potrebbe invece installare tantissimo fotovoltaico, eolico off-shore e accumuli di vario tipo.
Vero quello che dici. Ma non abbiamo le centrali sia per l'ideologismo, sia perché nessuno si è preoccupato di farle prima. Serve tempo per farle certo, per questo occorre iniziare subito. Non so se sei al corrente ma lo smantellamento delle centrali che avevamo in molti casi dopo anni e anni è ancora in alto mare: drena miliardi e il materiale radioattivo è ancora in giro. Ci sono esperti che dicono (io non lo sono, riporto e basta) che forse qualche centrale ai potrebbe riconvertire. Per incrementare eolico e fotovoltaico al punto da alienarci da gas, petrolio e pure una quota minore di carbone, dovremmo avere impianti enormi. Tipo riempire di maxi pale vaste aree di regioni costiere e non, dove c'è vento a sufficienza. Tipo riempire il tavoliere delle Puglie e chissà quante altre aree di pannelli fotovoltaici. Esagero per chiarire il concetto. Chi dice che basterà dotare case e fabbriche di pannelli è un minchione. E a riempirsi la bocca di minchiate sulla transizione ecologica, eolico, fotovoltaico... sono gli stessi che muovono sollevazioni popolari quando si installano pale eoliche o grossi imlianti fotovoltaici "deturpano il paesaggio" e che non vogliono i termovalorizzatori. Ripeto, tutti i sistemi ecologici vanno promossi e realizzati sbloccando anche i tanti che non partono per la nostra burocrazia del cavolo. Ma senza il nucleare non andiamo da nessuna parte. Circa il 59% dell'energia in Italia è prodotta da fonti non rinnovabili: gas, petrolio, carbone... Il 16,4% idroelettrica (e lì non è che si può salire molto); il 24,6% da tutte le rinnovabili (eolico, fotovolt. ecc). Cito una fonte sotto: ce ne sono altre autorevoli e in dati grossomodo sono quelli. Senza nucleare subito saremo sempre schiavi di gas e petrolio e di chi ce li vende. Io la penso così.
 

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Ebiker velocibus
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Vero quello che dici. Ma non abbiamo le centrali sia per l'ideologismo, sia perché nessuno si è preoccupato di farle prima. Serve tempo per farle certo, per questo occorre iniziare subito. Non so se sei al corrente ma lo smantellamento delle centrali che avevamo in molti casi dopo anni e anni è ancora in alto mare: drena miliardi e il materiale radioattivo è ancora in giro. Ci sono esperti che dicono (io non lo sono, riporto e basta) che forse qualche centrale ai potrebbe riconvertire. Per incrementare eolico e fotovoltaico al punto da alienarci da gas, petrolio e pure una quota minore di carbone, dovremmo avere impianti enormi. Tipo riempire di maxi pale vaste aree di regioni costiere e non, dove c'è vento a sufficienza. Tipo riempire il tavoliere delle Puglie e chissà quante altre aree di pannelli fotovoltaici. Esagero per chiarire il concetto. Chi dice che basterà dotare case e fabbriche di pannelli è un minchione. E a riempirsi la bocca di minchiate sulla transizione ecologica, eolico, fotovoltaico... sono gli stessi che muovono sollevazioni popolari quando si installano pale eoliche o grossi imlianti fotovoltaici "deturpano il paesaggio" e che non vogliono i termovalorizzatori. Ripeto, tutti i sistemi ecologici vanno promossi e realizzati sbloccando anche i tanti che non partono per la nostra burocrazia del cavolo. Ma senza il nucleare non andiamo da nessuna parte. Circa il 59% dell'energia in Italia è prodotta da fonti non rinnovabili: gas, petrolio, carbone... Il 16,4% idroelettrica (e lì non è che si può salire molto); il 24,6% da tutte le rinnovabili (eolico, fotovolt. ecc). Cito una fonte sotto: ce ne sono altre autorevoli e in dati grossomodo sono quelli. Senza nucleare subito saremo sempre schiavi di gas e petrolio e di chi ce li vende. Io la penso così.
Corretto, ad oggi siamo a circa il 40% di rinnovabili, ma la percentuale cresce ogni anno. In Grecia sono già arrivati per alcuni giorni dal 2022 a coprire il 100% di fabbisogno con le rinnovabili, segno che si può fare.

Eolico: quello più efficiente è quello offshore, dove i venti sono piu intensi e costanti. Si parla di almeno 20km fuori dalla costa. A quella distanza una torre di 150m è fondamentalmente invisibile, quindi chi si lamenta del paesaggio dovrebbe anche tacere, a meno di non essere il solito nimby (not in my backyard).

Io sinceramente, tra il comignolo di una centrale termica e una pala, preferirei vedere fuori casa la seconda.
 
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Corretto, ad oggi siamo a circa il 40% di rinnovabili, ma la percentuale cresce ogni anno. In Grecia sono già arrivati per alcuni giorni dal 2022 a coprire il 100% di fabbisogno con le rinnovabili, segno che si può fare.

Eolico: quello più efficiente è quello offshore, dove i venti sono piu intensi e costanti. Si parla di almeno 20km fuori dalla costa. A quella distanza una torre di 150m è fondamentalmente invisibile, quindi chi si lamenta del paesaggio dovrebbe anche tacere, a meno di non essere il solito nimby (not in my backyard).

Io sinceramente, tra il comignolo di una centrale termica e una pala, preferirei vedere fuori casa la seconda.
..in quanto alle pale eoliche parlavo di Alpi e Appennini ,non di installazioni fuori vista.......
 
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  1. Bollo solo per cinque anni dalla data di immatricolazione (avete poi appurato quanto costa la tassa di possesso una ibrida, secondo me vi sentireste male)
  2. Con la vetustità un veicolo ibrido/elettrico costa molto più a livello manutentivo, anche perché ad oggi non esistono componenti after market e non ci saranno ancora per molto tempo
  3. Le assicurazione delle macchine "green" subiranno un notevole aumento nei prossimi anni perché il ripristino delle carrozzerie/componenti meccaniche/elettriche per quello che ho scritto al punto due è esponenzialmente più alto anche le attrezzatture per la diagnostica sono più care
Quindi @sideman come la giri la giri, la prendiamo sempre in quel posto noi ......

1. In quelle regioni dove si pagherà il bollo dopo 5 anni, lo si farà in maniera ridotta e in base ai kw nominali e non alla potenza di picco.
2. Sull'ibrido ti potrei dar ragione perché di fatto è un'auto termica per quanto riguarda usura e manutenzione programmata, ed anche un'elettrica con tutto quello che ne potrebbe derivare. Quindi 2 tecnologie = potenzialmente più problemi in futuro.
Una BEV invece potrebbe avere un futuro più roseo, l'unico componente esclusivo che potrebbe potenzialmente usurarsi è la batteria, la quale è composta da tante celle che potrebbero essere sostituite anche parzialmente e comunque riciclate
3. Potrebbe essere, se parloamo di RCA, di fatto ora costa poco perché non si basa sui cavalli fiscali (cilindrata) ma sulla potenza nominale. Le garanzie accessorie di solito seguono il valore dell'auto, quindi non credo che ci sia molta differenza.

Certo se parliamo di transazione ecologica non deve essere solo coinvolta l'auto. Vogliamo parlare di quanto inquinano le navi ? Gli aerei ? Puntare solo il dito sull'auto come sta avvenendo per volere politico/economico è un po' come vedere la pagliuzza e ignorare la trave !


A quando gli aerei e le navi elettriche ? Magari quelle da crociera le facciamo atomiche come le portaerei !? o_O

Vedi l'allegato 65975

Foto sotto scattata la settimana scorsa vicino all'aeroporto di Orio al Serio (Bergamo).

Vedi l'allegato 65976

Impensabile far andare aerei e navi batteria, invece l'idrogeno potrebbe essere la soluzione.

La foto del cielo sopra l'aeroporto cosa vuol documentare, il traff8co aereo o le scie chimiche?:mask:
 

kilowatt

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Corretto, ad oggi siamo a circa il 40% di rinnovabili, ma la percentuale cresce ogni anno. In Grecia sono già arrivati per alcuni giorni dal 2022 a coprire il 100% di fabbisogno con le rinnovabili, segno che si può fare.

Eolico: quello più efficiente è quello offshore, dove i venti sono piu intensi e costanti. Si parla di almeno 20km fuori dalla costa. A quella distanza una torre di 150m è fondamentalmente invisibile, quindi chi si lamenta del paesaggio dovrebbe anche tacere, a meno di non essere il solito nimby (not in my backyard).

Io sinceramente, tra il comignolo di una centrale termica e una pala, preferirei vedere fuori casa la seconda.
In tutta sincerità anche io preferirei vento, solare ecc. Giuste considerazioni sui parchi eolici offshore. Ma dovrebbero essere tanti, grossi, lontani dalle coste con costi comunque elevati e impatti forti: si sa che i nostri mari non sono tanto larghi e sono ben trafficati. Non so quanto potrebbero, anche se fattibili, produrre: e l'impatto sarebbe enorme. Io alternative al nucleare fatto bene non ne vedo. Dimenticavo una cosa. Dalle rilevazioni fatte anche di recente, risulta che abbiamo sotto i nostri mari dei buoni giacimenti di gas. Non enormi ma alcuni giustificherebbero l'investimento per l'estrazione. Se ne parla da anni: mai fatto nulla. Perché? Perché nei decenni addietro (dal dopoguerra) storicamente i nostri politici non volevano, preferendo mantenerci "sotto" rispetto ai big europei e internazionali. E ovviamente anche i paesi "big" la pensavano così. E poi per le solite teorie da minchioni di qualche "esperto": ho addirittura letto di chi diceva che estraendo gas nell'Alto Adriatico c'era il rischio che Venezia sprofondasse!
 

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Che rivendibilità potrebbe avere la mia auto tra soli 4-5 anni, stante una salute delle batterie tutta da dimostrare e una possibile obsolescenza della mia macchina (pur seminuova)?

Questo è anche per me un interrogativo, però tra qualche anno, diciamo dal 2026 in avanti comincerà ad esserci una buona offerta di auto BEV usate per via dei fine leasing, e credo che se la domanda salirà, le quotazioni rimarranno buone.
C'è però la possibilità che in Italia saranno poco valutate, verranno comunque comprate a basso prezzo per essere rivendute all'estero a valori che il mercato italiano non accetterebbe. Sta succedendo così con le ibride.


Anche secondo me per creare un vero interesse servirebbero auto "medie" max 50 kw che bastano e avanzano per utilizzo in Italia. Probabilmente arriveranno, ma intanto non solo in Germania, anche a Torino la produzione della 500 E non va come previsto.

Se VW e Fiat non vendono, non vuol dire che non c'è mercato, ma che la loro proposta non è gradita dal mercato!
Ti ricordo che l'auto più venduta in Europa, in assoluto, è la Tesla model Y che è prodotta principalmente in Germania.

Poi... gli incentivi li avrei messi su installazione pannelli solari e pompe di calore. e invece si è incentivato per anni e anni l' acquistio di auto prima euro5, poi euro6, 6/a ecc... e non di sicuro per un ideale ecologico.
Gli incentivi ci sono, ma in Italia, se si vuole un cambiamento funzionano solo i divieti.
 

kilowatt

Ebiker celestialis
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Altra cosa importante visto che parliamo di auto elettriche: delle quali, insieme alle ibride e a basso impatto sono un fermo sostenitore, tanto per evitare fraintendimenti. Ma quanto incidono i mezzi di trasporto sull'inquinamento globale? Tutti i mezzi di trasporto contribuiscono al 16,2% dell'inquinamento globale (Co2). Le sole auto del 12%. (Vedi una buona fonte sotto). Occhio: globale, compresi Cina, India, Africa, Asia, Medio Oriente... Quindi le auto europee quanto? Mooolto meno. Per dire che le norme anti inquinamento nel trasporto su scala globale avrebbero un grosso senso, se mai fossero varate. La norma Ue che vorrebbe farci comprare solo auto elettriche dal 2035 (e che sarà a mio parere rinviata) avrebbe complessivamente, da sola, un'utilità minima a fini ambientali. Di contro e di certo penalizzerebbe noi e le nostre economie a vantaggio di chi se ne sbatte o non ha i soldi per fare ecologia (vedi Paesi/continenti elencati prima). Potenziamo fortemente tutti i sistemi di produzione energetica green: ma facciamo anche il nucleare e subito
 

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Ebiker velocibus
22 Ottobre 2022
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KTM Lycan 273 / KTM kapho elite
Altra cosa importante visto che parliamo di auto elettriche: delle quali, insieme alle ibride e a basso impatto sono un fermo sostenitore, tanto per evitare fraintendimenti. Ma quanto incidono i mezzi di trasporto sull'inquinamento globale? Tutti i mezzi di trasporto contribuiscono al 16,2% dell'inquinamento globale (Co2). Le sole auto del 12%. (Vedi una buona fonte sotto). Occhio: globale, compresi Cina, India, Africa, Asia, Medio Oriente... Quindi le auto europee quanto? Mooolto meno. Per dire che le norme anti inquinamento nel trasporto su scala globale avrebbero un grosso senso, se mai fossero varate. La norma Ue che vorrebbe farci comprare solo auto elettriche dal 2035 (e che sarà a mio parere rinviata) avrebbe complessivamente, da sola, un'utilità minima a fini ambientali. Di contro e di certo penalizzerebbe noi e le nostre economie a vantaggio di chi se ne sbatte o non ha i soldi per fare ecologia (vedi Paesi/continenti elencati prima). Potenziamo fortemente tutti i sistemi di produzione energetica green: ma facciamo anche il nucleare e subito

Questo è il punto
 

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A cosa servono 500 cv e accelerazioni da dragster?
l'80% degli automobilisti urbani, potrebbero muoversi davvero con veicoli tipo Citroen Ami e simili, per prestazioni e ingombro. In centro città 45 kmh di media ,non li puoi aritmeticamente mantenere, 1 o 2 persone per macchina sono la maggioranza.............No, ci vuole il SUV......:laughing::laughing:
 
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tostarello

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l'80% degli automobilisti urbani, potrebbero muoversi davvero con veicoli tipo Citroen Ami e simili, per prestazioni e ingombro. In centro città 45 kmh di media ,non li puoi aritmeticamente mantenere, 1 o 2 persone per macchina sono la maggioranza.............No, ci vuole il SUV......:laughing::laughing:
Mi piace come auto prettamente cittadina, per chi non deve andare in più di due persone e senza seggiolini bambini.
Resta il problema dei viadotti, che è facile incontrare anche in città e che sono vietati ai ciclomotori.
Ci vorrebbe più scelta di auto tipo la Seat Mii, ovvero attorno ai 3 metri e mezzo.
 
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