Alla facciaAggiornamento veloce dalla Scozia. Garibbo 2º assoluto e Marcellini 3ª assoluta. Non so gli “amatori” perciò nulla su Passeri.
Dici il vero...Gara singolare quella di tweedvalley!cone tante gare di eBike…
La cosa che piu mi stupisce è quanto “destrutturati” siano i risultati, mi spiego meglio:
Nell’enduro tradizionale ci sono valori in campo molto stabili. I soliti piloti che vincono e le bici piu blasonate che li supportano nella vittoria. C’è una gerarchia di piloti e mezzi molto sedimentata.
In questa gara di e-EWS ( ma anche la scorsa stagione ) è stato tutto molto piú casuale, destrutturato e volitivo.
Abbaimo la vittoria di una bici Orbea Wild, a fine ciclo di vita, con un maturo pilota Portoghese Carballo, che non ci credeva neanche lui di aver vinto. L‘unica vera “race eBike, Yeti che continua ad ottenere risultati non eccellenti nonostante l’impegno del team ed investimenti copiosi, con tempi al pari di una KTM che non è certo fra le favorite di acquirenti e tester. Marcellini su una Fulgor, davanti alla ex campionessa del mondo DH ed Enduro. Un 7 volte campione del mondo, Vuilloz, sulla bici di riferimento per gli amatori con spirito Racing, che prende quasi 20” a fine giornata da un Garibbo su Haibike.
Insomma, disciplina giovante e rissa sul campo gara, dove i vincitori e vinti non sono quelli che ci si aspetta sulla carta prima della partenza.
Hai ragione, mi ero fermato ai “soli” 7 titoli élite scordando i 3 Juniores e Enduro…@Oettam20 scusa la precisazione ma i mondiali di Vouilloz sono 10 in dh salto subito al titolo EWS-E dell’ anno scorso perchè altrimenti facciamo notte ed ha un’ etá da pensionato!
Detto ciò trovo bello che non ci sia un leader indiscusso e mi pare che ci siano ancora pochi veri specialisti tra i pro.
Per me la EMTB è una nuova categoria e si sta evolvendo verso una sua dimensione.Dici il vero...
Però per capire il perchè di questo rimescolamento di valori va analizzato il format di gara , stavolta veramente probante per piloti e mezzi e degno di un mondiale, forse più della sua controparte muscolare "Ews" .
Qua ci sono degli elementi nuovi che tendono a sparigliare le carte primo su tutti le salite tecniche ( veramente tecniche e difficili a giudicare dai video) la possibilità di usare più batterie e le caratteristiche delle bici ( soprattutto dei motori) che possono fare la differenza sulle powerstage in salita..
Senza contare che un piede a terra o un "incartamento" su un tratto di salita ripidissima porta via molti più secondi di una cadutina in discesa .
Una ultima cosà il "fattore eta'" dei rider elite...se sulle discese il vecchio pro alla Sam Hill o Vouilloz ha ancora da dire per velocità pura ed esperienza..in salita tecnica delle powerstage da cuore in gola e comunque su gare da un giorno con dislivelli positivi e negativi massicci è indubbio che gli anni si facciano sentire..e allora un nato nell'88 come il vincitore o il secondo ottimo Garibbo dell'89 non sarà uguale l '76 di un Vouilloz ...stessa cosa anno 1995 per la vincitrice donna Charles e anno 1979 per la titolata campionessa enduro Moseley arrivata seconda ...man mano che il format si farà più conosciuto e meglio interpretato dai riders l'aspetto anagrafico prenderà ancora più importanza ...
in ogni caso c'è molto xc in questo format ..ed è un bene perchè valorizza le potenzialità delle ebike nell'ambito più differenziante dalle muscolari enduro , ovvero la salita
...mi piacerebbe vedere all'opera un pro vero del cross country tipo Nino Shurter sulle powerstage..gente che in discesa va pure molto forte ( senza nulla togliere ad esempio a Marco Aurelio Fontana che mi pare un pò fisicamente "bollito" da quando si è buttato sulle ebike...![]()
In questa gara di e-EWS ( ma anche la scorsa stagione ) è stato tutto molto piú casuale, destrutturato e volitivo.
Abbaimo la vittoria di una bici Orbea Wild, a fine ciclo di vita, con un maturo pilota Portoghese Carballo, che non ci credeva neanche lui di aver vinto. L‘unica vera “race eBike, Yeti che continua ad ottenere risultati non eccellenti nonostante l’impegno del team ed investimenti copiosi, con tempi al pari di una KTM che non è certo fra le favorite di acquirenti e tester. Marcellini su una Fulgor, davanti alla ex campionessa del mondo DH ed Enduro. Un 7 volte campione del mondo, Vuilloz, sulla bici di riferimento per gli amatori con spirito Racing, che prende quasi 20” a fine giornata da un Garibbo su Haibike.
Eccomi, appena riprendo coscienza di essere, posto.Se non sbaglio qualche forumendolo era a Maggiora per la Enduro FMI/FIM. Stamattina ho letto un breve post su FB a riguardo, lascio il commento sportivo a chi c' era ed articoli migliori ma ho letto che à prevista un' ulteriore tappa al colle del Sestriere?