Allora non si spiegano tutti quei container bloccati e la crisi che generano....Son già tornati
Abbiamo dominato per anni in certi settori finché gli imprenditori hanno scoperto che potevano fare più margine spostando di la tutto ...non ho gli strumenti per valutare ma mi auguro che sia come dici tu!La metalmeccanica italiana sta tirando molto, gli ordini ci sono. Se i materiali reggono, non ci deve insegnare niente nessuno.
Con i prezzi attuali sta tornando forse Convenienza a costruire in Europa visto anche il caos globale
Certo che ristabilire le linee di produzione e tutta la catena di approvvigionamento in un altro continente non è proprio immediato!Con i prezzi attuali sta tornando forse Convenienza a costruire in Europa visto anche il caos globale
Purtroppo un grande vecchio mi disse 20 anni fa ... Che vuoi finché un operaio cinese prende 6 /8 euro ora ed un Italiano 15/20 e non lo puoi licenziare.... Altrimenti ti costa anche di più .... Noi mettiamo la testa e altri le braccia a basso costoSono scelte di politica macroeconomica……
Pandemia e guerra hanno forse iniziato a far capire a chi ci governa (dal punto di vista politico e ormai da alcuni decenni anche da parte di chi ha gli sghei) che se si vuole essere una potenza economica (ex x quanto riferito all’Europa) non si può dipendere al 100% energeticamente e produttivamente da altri paesi.
Il lavoro produttivo come fonte di reddito del popolino è fondamentale xche’ non si può solo far fare (ad altri) e vivere felici come se nulla fosse.
Le industrie: brutte, sporche e che inquinano servono xché senza industria: non si lavora, non si produce e non si creano reddito, ricchezza e indipendenza.
Viceversa avrai sempre qlcn che ti tiene per le paxxe e quando vuole stringe!!!
Purtroppo tornare indietro rispetto a temi di delocalizzazione che risalgono a 40/50 fa non è esattamente una cosa che si farà in qualche settimana!!
cit. Fusaro....Finchè resterà imperante il turbocapitalismo finanziario ed in giro per il mondo ci sarà qualcuno messo di m.erda disposto (o costretto) a fare lo schiavo per una ciotola di riso ... ne dubito.
Diciamo che è un problema di Globalizzazione completa senza filtri e limiti e gli ultimi anni stanno dimostrando che questo modello di globalizzazione ha diversi limiti, si andrà sempre di più verso una globalizzazione un pochino meno lasciata a se stessa e con diversi limitiSono scelte di politica macroeconomica……
Pandemia e guerra hanno forse iniziato a far capire a chi ci governa (dal punto di vista politico e ormai da alcuni decenni anche da parte di chi ha gli sghei) che se si vuole essere una potenza economica (ex x quanto riferito all’Europa) non si può dipendere al 100% energeticamente e produttivamente da altri paesi.
Il lavoro produttivo come fonte di reddito del popolino è fondamentale xche’ non si può solo far fare (ad altri) e vivere felici come se nulla fosse.
Le industrie: brutte, sporche e che inquinano servono xché senza industria: non si lavora, non si produce e non si creano reddito, ricchezza e indipendenza.
Viceversa avrai sempre qlcn che ti tiene per le paxxe e quando vuole stringe!!!
Purtroppo tornare indietro rispetto a temi di delocalizzazione che risalgono a 40/50 fa non è esattamente una cosa che si farà in qualche settimana!!
Sono d accordo, grandi gruppi internazionali che producevano in oriente stanno tornando, in ginocchio, a chiedere di poter produrre in Europa.Le cose stanno cambiando...non più ciò che era dogma ora è vero...
Il problema è che ora noi non ci si mette più la testa ma …….. tocca dargli il cxlo!Purtroppo un grande vecchio mi disse 20 anni fa ... Che vuoi finché un operaio cinese prende 6 /8 euro ora ed un Italiano 15/20 e non lo puoi licenziare.... Altrimenti ti costa anche di più .... Noi mettiamo la testa e altri le braccia a basso costo
Xo’ pare che non sia più un’ipotesi o un progetto isolato.Un altro problema per riprendere la produzione in Europa (o almeno qui da noi in Italia...) è che non ci sono più le braccia di una volta, quelle collegate col cervello...