Mi sa che hai le idee parecchio confuse. Se per "intervenga in caso di incidente" intendi che mandi un qualche tipo di avvertimento a qualcuno quando sei in zona scoperta dalla rete cellulare non c'è nulla da fare. Come dovrebbe comunicare il tuo apperecchio GPS? Con segnali di fumo? Al massimo, se fosse molto evoluto, potrebbe tenere memoria dell'evento e provare a mandare un messaggio/chiamata una volta tornato in zona coperta dal segnale ma se se sei bloccato per qualche motivo in zona senza campo ... ancora nulla da fare. Gli apparecchi che "hanno il GPS", se intendi i navigatori
Garmin/Zumo ecc... il sistema GPS (americano) come anche Galileo (europeo), Glonass (russo), Beidu (cinese) è sempre e solo un sistema a sola ricezione, cioè il dispositivo riceve i segnali dalla costellazione di satelliti e tramite calcoli lo traduce in una coppia di coordinate geografiche, opzionalmente ti presenta il punto calcolato su una mappa disegnata sullo schermo nei navigatori cartografici. Ma i puri navigatori GPS/Galileo/Glonass/Beidu non sono in grado di trasmettere nulla all'esterno, se non eventualmente tramite rete cellulare se sono dotati di una SIM, che poi è quello che fanno gli smartphone o gli antifurti satellitari. Ma se sei in zona senza campo torni al punto di partenza, niente chiamate, niente SMS, ed ovviamente niente rete dati. L'unica opzione se vuoi essere coperto sempre è un comunicatore satellitare, Garmin fa alcuni modelli che usano ad esempio gli alpinisti, ma serve un abbonamento dedicato e devi sempre essere in grado di usarlo. Fossi in te mi farei meno paturnie, lascia sempre detto a qualcuno a casa il percorso di massima che seguirai, non cacciarti in situazioni fuori dalla tua portata ed eventualmente vai in giro con un'altra persona. Altrimenti dovremmo sempre stare chiusi in casa per sicurezza. E fino ad una trentina di anni fa queste cose si facevano lo stesso senza problemi, anche senza cellullari e GPS e compagnia.