ieri pomeriggio ho fatto
questo giro che sui cartelli esposti lungo i sentieri viene indicato come "giro delle malghe".
Non male tra Prà Alpesina e S.Valentino e neanche tra questo e Bocca Navene ma, tra quest'ultima e Prà alpesina lo sconsiglio, se non altro, ed è questo il caso, dopo che si sono avute abbondanti piovute.
In alcuni punti, la stradina viene intercettato da delle risorgive che rendono il terreno estremamente pesante e fangoso, tanto che non si riesce più ad avanzare con la bici e, anche i piedi, sprofondano per 10 - 15 cm.
Ma non solo, essendo le malge in pieno esercizio ed essendoci conseguentemente una moltitudine di bovini in circolazione, alla fine ci si trova a fare il guado non solo sul fango...
Se è vero che porta fortuna, penso di essere a posto per i prossimi 10 - 15 anni....
Però ho fatto anche un paio di incontri interessanti...
Erano anni che non ne incontravo una, questa poi era particolarmente cazzuta, non voleva schiodarsi dallla strada, per farla muovere ho dovuto lanciarle un rametto e solo allora s'è decisa ad andarsene, e lo ha fatto
sibilando...
Un simpatico torello di razza Black Angus nei pressi di malga Tret, nel tratto che dal passo Pozza della Cola scende verso il laghetto di Prà da Stua (meglio incontrarlo a distanza di sicurezza però...)
La mattina invece ho fatto
quest'altro giro.
Interesante vedere il sito delle miniere di pirite "Terre Verdi" e cercare di immaginare quanto grama dovesse essere la vita a quei tempi, per riscire a trovare sostentamento esercitando un'attività così grama.
Poi anche nei pressi di Malga Postemon
il terreno è molto fertile, ma per fortuna li ho potuto risciaquare le gomme con l'abbondate scarico del troppo pieno del serbatoio.
Non male il panorama alla fine della strada forestale Postemon, con il panorama sulla Val dei Molini, uno scorcio della Val d'Adge e l'orizzonte sui Lessini...
