Giacchè la Puffetta ha ricevuto riscontri positivi presso la mia selezionata cerchia di frequentazioni ciclistiche e avendo questa, credo (e spero) superato i test, l'ho ceduta a un caro amico che l'aveva molto apprezzata, anche in termini di autonomia nonostante i "soli" 480Wh.
Va da se che prima di liberarmene, ho provveduto all'assemblaggio della sorella maggiore già in uso da tre mesi esatti:
Vedi l'allegato 75687
Sorella maggiore perchè su questa, ho voluto installare una batteria da 700Wh, forcella RS da 170mm appartenuta alla Special White e un componente che andrò a dettagliare meglio nella successiva immagine.
Rimuovendo la porta di ricarica posta sul tubo verticale come indicato dalla freccia rossa e fissandola provvisoriamente sul paramotore, ho potuto installare un
telescopico da 240mm di corsa.
Pare niente ma è nella guida lungo i tortuosi sentieri alpini (e non solo) che si apprezza molto questa opzione e credo sia inutile dilungarsi a spiegarne le ragioni.
Vedi l'allegato 75688
come ammortizzatore ho scelto il più che valido Suntour Triair, freni con gli occhi a mandorla e 4 pistoni davanti + 2 dietro, pedivelle alleggerite, catena 11v e dischi freno Jagwire 180/203
Ruote e pacco pignoni mi sono tenuto quelli della Puffetta.
Questa mattina ho portato la bestiola a fare un giro sul Matajur lungo il tracciato della Matadown.
Tutte le volte che salgo da Pulfero mi fermo a rendere omaggio a questi castagni secolari:
Vedi l'allegato 75689
nonostante le inquiline innervosite dalla mia presenza.
Vedi l'allegato 75690
Al passo Glevizza c'è la neve e non vi sono impronte di copertoni artigliati.
Rinuncio a salire in cima e da qui parto, con il fondo in questo stato sarà comunque un bel rodeo...
Vedi l'allegato 75691