... i giri che organizzano li ritengo quasi sempre al di là delle nostre capacità.
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Nel 2013 mi metteva in difficoltà anche il Lambro.

La prima volta che mi hanno portato a Montevecchia (nel 2014) ho tirato una fila di accidenti interminabile.

A chi mi ci aveva portato fischiano le orecchie ancora adesso.
Il punto è fare un passettino alla volta

, man mano che ce la si sente. Ma sempre un pochino in più, seguendo ed imparando da chi va in bici da molto più tempo; e magari facendo qualche minicorso di mtb (io ne ho fatti un paio

... si imparano alcune tecniche di base, che sono utili ... postura in salita e discesa, posizioni in curva, come superare ostacoli semplici, surplace ... e così via ... lasciando perdere le tecniche complesse da semi-pro come il nose press); sul nose press ho provato ad esercitarmi e con un pò di pratica si riesce a farlo (più o meno); la vera difficoltà sta nel farlo in modo preciso, mettendo la ruota posteriore esattamente dove si vuole, perchè poi (perchè serva) bisogna sentirsi di farlo su un tornante stretto di un sentiero, dove è meglio non sbagliare; troppo difficile ... per me, alle volte meglio metter giù il piede.
Per quanto riguarda le tecniche di base, ricordo che fino all'ultimo minicorso non mi era mai riuscito di fare sui pedali il doppio gradino in salita alla fine del Vicolo di Costa Corta sul Lungo Lambro; così ho chiesto all'insegnate di mtb di spiegarmi la tecnica per poterlo fare ... e me l'ha spiegata; da lì, ho capito come si fa e lo faccio regolarmente (anche con la muscolare ovviamente, anche se con la ebike è più facile).

Ci sono molti altri esempi:
- se la postura è corretta, è molto più semplice evitare ce la bici si impenni in salite ripide ... oppure che scivoli su fondo cedevole in trazione
- se la postura è corretta è molto più difficile cappottare su discese ripide
- se la postura è corretta la tenuta in curva aumenta alla grande
- saper tenere ferma la bici (o quasi) senza rischio di cadere, può essere utile
- il movimento del corpo aiuta a superare gli ostacoli
- prima di passare da ammo/forca da 100 a ammo/forca da 200 (inutili per i percorsi che facciamo al nostro livello) conviene capire come usare braccia e gambe come ammortizzatori
- e così via
Altra cosa che incide è capire come settare/allestire la bici: quale bici è più adatta per il proprio modo di fare mtb, che gomme usare nelle varie condizioni, come gonfiare, come regolare ammo e forca ... e così via. Tutto fa brodo.
Facendo come detto sopra ... in discesa e sul tecnico si prende più sicurezza gradualmente. Per carità ... sempre nell'ambito delle discese che può fare un biker amatoriale vecchietto

... ma ci si toglie qualche soddisfazione (relativa ovviamente, perchè se si va a vedere cosa riesce a fare chi è bravo a fare enduro, ci si scoraggia). Un pò come vedere le performance degli scalatori sul Ghisallo per chi va in bdc; i pro lo fanno in 22-23 minuti; un amatore che sale in 40 min è già uno che va forte in salita. Peter Sagan sul Poggio a 48 km/h e un pro di enduro su una discesa tecnica ... non sono e non diventeranno mai elementi di paragone per noi "poveretti".
Per la salita, invece, no limits ... con la ebike non vedo nessuna difficoltà nelle salite che facciamo noi solitamente. Con pochissime eccezioni, come la salita del Calzolaio, oppure il sentiero 1 del Sange fatto in salita ... dove non è solo questione di potenza, ma ci vuole un pò di malizia tecnica nel decidere dove mettere le
ruote.
In sintesi: FINO A CHE NON DECIDI DI USCIRE DALLA "COMFORT ZONE" (come dicono gli Inglesi) E' DIFFICILE FARE GRANDI PASSI AVANTI; OVVIAMENTE CON PRUDENZA E SENZA MAI LANCIARSI A FARE COSE CHE SEMBRANO UN PASSO PIU' LUNGO DELLA GAMBA. UN PASSETTINO ALLA VOLTA.
Meglio farlo in gruppi che non si divertono a mettere in difficoltà i novelli; il nostro è stato creato anche per questo: progredire tutti un poco alla volta, senza mai mettere in difficoltà nessuno; ci si aspetta sempre tutti senza rognare in fondo alle discese ed in cima alle salite; si definiscono i percorsi in modo che siano fattibili per tutti; si preavvisa se ci sono discese o salite dove qualcuno potrebbe essere al limite delle sue possibilità ... e se qualcuno (alle volte per fare un pò il ganassa, come si dice a Milano) non accetta questo approccio, si può cercare un altro gruppo dove meglio sfogare le sue frustrazioni (talvolta accumulate in giovane età

) !!!
