Allora...., mi pare che i nuovi standard comprendano immancabilmente carbonio e batteria intube...., niente di male.., anzi.., esteticamente alcuni molto belli e altri meno, ma comunque tutti abbastanza "sulla stessa direzione"...
Per i grossi brand l'alluminio è quasi sempre relegato in modelli di seconda fascia se non addirittura sparito..
Tutto molto omologato e, secondo me, anche un po' noioso...
Sono invece sempre attratto dai modelli alternativi nel posizionare la batteria cercando di posizionare al meglio masse e baricentro(che siano carbon o alluminio), sfidando però le linee ormai "canoniche" che il mercato ci propone..
Parlo di progetti come Thok, Mde, Lapierre Glp2, Fantic e altri..., che magari con linee più o meno inconsuete centrano meglio le masse e annullano l'effetto "Malanca" del tubo diagonale che ospita la batteria...
Avanti a tutto io metterei sempre l'efficienza(masse baricentro quote telaio efficienza di sistema sospensioni... )
Ma la direzione mi pare evidentemente un'altra... Che trovo appunto un po' noiosa....
Come la pensate?
Parli di 4 progetti dei quali solo Lapierre è frutto di uno studio finalizzato all’efficenza, Thok “doveva” farla diversa per farsi conoscere (infatti il nuovo modello non è così), vedi tutto il can can mediatico coi tre in video che ne descrivino le meraviglie, Mde che deve usare quella batteria e quell’obliquo che fa parte del sistema Polini, Fantic... lasciamo stare...
Oltretutto, in un progetto come la Glp2 sarebbe difficilmente fattibile realizzare il telaio (che è in composito) in alluminio senza inficiarne la leggerezza e appesantire pure la forma.
L’effetto malanca molte bici che integrano (integrano, non inseriscono su una apertura del tubo) la batteria non esiste: chi lavora bene ottiene estetica e funzionalità.
Se si va in questa direzione è chiaro che non è qualcosa di imposto, ma qualcosa di richiesto, e dall’utenza e dalla tecnica.
Sul carbonio: i materiali compositi hanno performance notevolmente superiori alle leghe leggere nel campo degli scatolati, sia in termini di resistenza che di leggerezza. Nella zona di supporto al motore e di incrocio tra verticale ed obliquo, il punto debole del triangolo, portano benefici strutturali che con le leghe leggere ci si sogna, a meno di aggiungere materiale e lavorazioni costose.
Che c’è di male ad usarli in ambito ebike quando negli altri settori ciclo (e non) l’unico limite che hanno è il costo (lasciamo stare l’invidia...) e, prossimamente, la reperibilità di materie prime e trasformatori all’altezza?
Il fatto che sia destinato (quello buono...) ai modelli superiori mi sembra lapalissiano.
Quindi tutta ‘sta noia io non la vedo, piuttosto vedo un “si stava meglio quando si stava peggio”...
Io esteticamente ad esempio tro Mde fantastica...., e non è ne carbonio ne intube...., ma è appunto un parere personale...
Appunto, è un parere personale.
Cos’ha di trascendentale questa bici, oltre al fatto di essere artigianale e poter guardare negli occhi chi l’ha fatta, pagando, per averla, un prezzo che è naturalmente (e giustamente) superiore alla media?
Non confondiamo la passione con la tecnica.