Spacepadrino
Ebiker grandiosus
Fermo restando le due pagine di OT, ti esprimo quanto pensato da me ad ottobre quando ho fermato la sostituta della BAFFONA.
Io faccio una disanima non legata al vantaggio di spendere meno ma a quello che anche le piccole modifiche apportate dai costruttori alle emtb, aiutano l’ebiker di qualsiasi capacità tecnica.
Da premettere che sulla mia vecchia emtb con "ormai" cinque anni, di originale è rimasto solo il telaio, motore e batteria ( anche se quest'ultimi due sono stati sostituiti in garanzia) tutto il resto è stato cambiato per personalizzarla e cucirmela addosso. Come già scritto in precedenti post, molte delle modifiche apportate sono figlie di questo forum che nel bene e nel male grazie a una parte dei suoi utenti offre validi consigli e spunti di riflessione per aumentare le proprie conoscenze sul "vecchio" mondo delle mtb e sul "nuovo" delle emtb.
Della mia emtb non posso dire nulla, ad oggi nella sua totalità è ancora molto performante, il motore assiste bene, frena forte, molto maneggevole (27,5 - 27,5), sospensioni specifiche ben tarate ma c'è un problema........io.
Il fatto di non essere più un giovane pischello mi era già chiaro ma ultimamente la senilità "incoming to much"....
Che significa?
La mia attuale emtb potrebbe andare molto più veloce di come va adesso ma il suo limite ora come ora, sono solo io.
Voi mi direte fai un corso di guida per aumentare le tue capacità, il problema è che anche continuando a farli la mia confort zone si sposta di poco verso l'alto, perché la sola realtà dei fatti è che il mio fisico e di conseguenza la mia mente non reggono più la “pressione” come prima.
Quest’estate poi ero andato proprio in paranoia perché facendo l’accompagnatore, mi trovavo a portare in giro per i monti, ebiker che da quasi neofiti e con zero tecnica di mtb affrontavano percorsi senza colpo ferire che all’inizio a me avevano creato non pochi problemi.
Nella mia testa si era insinuata una mesta rassegnazione, poi un po' per orgoglio e per deformazione professionale incomincio al ragionare sulla cosa, notando che tutti i nuovi aggiunti alla compagnia e spesso gli accompagnati avevano tutte emtb nuove di pacca.
Così a settembre mi capita di avere per un weekend la nuova fiammante ebike di un amico (SCOTT E-RANSOM 920) per verificare i famosi lamentati problemi di perdita di regolazione dei nuovi SHIMANO.
Passati i primi minuti di “assestamento”, caspita un altro mondo, motore migliore come pedalabilità in tutto e per tutto, walk assist da paura e poi in discesa una sicurezza senza pari con il doppio formato 29-29. Quel giorno su un percorso conosciuto da tutti casualmente partiti insieme in 8 dopo 4 km arrivati prima a valle in due (il mio compagno di merende pedala con me dal 2019, una brava persona peccato abbia comprato una “flaca”…….).
Ho realizzato che sono sempre un giovane vecchio ma non così impedito quindi…….
Quindi il succo di sto romanzo, qual è?
Secondo me limitatamente alle proprie possibilità economiche, cambiare un prodotto anche dopo pochi anni, magari spaziando fra diversi brand con soluzioni tecniche differenti non può che far accrescere le sensibilità individuali, implementando anche grazie a qualche piccola innovazione la propria confort – zone, attenzione non parlo solo dell’andar forte in discesa, ma di tutto quello che concerne l’appagamento ricevuto dall’utilizzo di questi fantastici mezzi.
Comunque alla fine per mandare tutto in vacca ricordiamoci che “l’esperienza è l’insieme di tante inculature……”
Io faccio una disanima non legata al vantaggio di spendere meno ma a quello che anche le piccole modifiche apportate dai costruttori alle emtb, aiutano l’ebiker di qualsiasi capacità tecnica.
Da premettere che sulla mia vecchia emtb con "ormai" cinque anni, di originale è rimasto solo il telaio, motore e batteria ( anche se quest'ultimi due sono stati sostituiti in garanzia) tutto il resto è stato cambiato per personalizzarla e cucirmela addosso. Come già scritto in precedenti post, molte delle modifiche apportate sono figlie di questo forum che nel bene e nel male grazie a una parte dei suoi utenti offre validi consigli e spunti di riflessione per aumentare le proprie conoscenze sul "vecchio" mondo delle mtb e sul "nuovo" delle emtb.
Della mia emtb non posso dire nulla, ad oggi nella sua totalità è ancora molto performante, il motore assiste bene, frena forte, molto maneggevole (27,5 - 27,5), sospensioni specifiche ben tarate ma c'è un problema........io.
Il fatto di non essere più un giovane pischello mi era già chiaro ma ultimamente la senilità "incoming to much"....
Che significa?
La mia attuale emtb potrebbe andare molto più veloce di come va adesso ma il suo limite ora come ora, sono solo io.
Voi mi direte fai un corso di guida per aumentare le tue capacità, il problema è che anche continuando a farli la mia confort zone si sposta di poco verso l'alto, perché la sola realtà dei fatti è che il mio fisico e di conseguenza la mia mente non reggono più la “pressione” come prima.
Quest’estate poi ero andato proprio in paranoia perché facendo l’accompagnatore, mi trovavo a portare in giro per i monti, ebiker che da quasi neofiti e con zero tecnica di mtb affrontavano percorsi senza colpo ferire che all’inizio a me avevano creato non pochi problemi.
Nella mia testa si era insinuata una mesta rassegnazione, poi un po' per orgoglio e per deformazione professionale incomincio al ragionare sulla cosa, notando che tutti i nuovi aggiunti alla compagnia e spesso gli accompagnati avevano tutte emtb nuove di pacca.
Così a settembre mi capita di avere per un weekend la nuova fiammante ebike di un amico (SCOTT E-RANSOM 920) per verificare i famosi lamentati problemi di perdita di regolazione dei nuovi SHIMANO.
Passati i primi minuti di “assestamento”, caspita un altro mondo, motore migliore come pedalabilità in tutto e per tutto, walk assist da paura e poi in discesa una sicurezza senza pari con il doppio formato 29-29. Quel giorno su un percorso conosciuto da tutti casualmente partiti insieme in 8 dopo 4 km arrivati prima a valle in due (il mio compagno di merende pedala con me dal 2019, una brava persona peccato abbia comprato una “flaca”…….).
Ho realizzato che sono sempre un giovane vecchio ma non così impedito quindi…….
Quindi il succo di sto romanzo, qual è?
Secondo me limitatamente alle proprie possibilità economiche, cambiare un prodotto anche dopo pochi anni, magari spaziando fra diversi brand con soluzioni tecniche differenti non può che far accrescere le sensibilità individuali, implementando anche grazie a qualche piccola innovazione la propria confort – zone, attenzione non parlo solo dell’andar forte in discesa, ma di tutto quello che concerne l’appagamento ricevuto dall’utilizzo di questi fantastici mezzi.
Comunque alla fine per mandare tutto in vacca ricordiamoci che “l’esperienza è l’insieme di tante inculature……”