Ieri bel giro in bici ai piedi delle Alpi Giulie, probabilmente l'unico posto in regione dove si è visto il sole e cielo terso, giro non previsto ma gradita occasione per verificare la condizione dei boschi della Val Canale e nel dettaglio della Val Saisera, famosa anche per i suoi abeti di risonanza che fortunatamente sono stati risparmiati dalla furia del 29 Ottobre.
Al rientro sosta tecnica alla trattoria posta presso il terminal (provvisorio) della ciclovia Alpe adria nonchè riferimento "gastronomico" per gli sportivi e non che rientrano a valle dal tarvisiano.
Al parcheggio diverse automobili con i Kayak sul tettuccio..tuffo al cuore (il primo amore non si scorda mai)..meno numerose quelle con le mtb al seguito.
Entriamo in sala e ci accomodiamo ignari che al primo round di birre, (degli altri) ci saremmo ritrovati sotto tiro incrociato: a nord canoisti triestini infervorati a contarse le loro "storie di fiume" a est bikers nostrani a contarse le loro "storie di trails"
Al nostro tavolo regna solenne il silenzio in quanto fin da bambini ci hanno insegnato a suon di sberle che quando si mastica non si parla.
Alla fin de la tenzone mandibolare, faccio timidamente notare al mio commensale (ancora alle prese col rumine, in quanto vegetariano) come l'età media dei predetti infervorati sia (come la nostra) inspiegabilmente attestata tra i 50 e 60 anni...suspance...lo sguardo dell'amico piroetta di soli 180° (solo perchè sul muro a ovest c'è lo specchio) per ricadere inesorabile su di me solo per dire: c@zzo...è vero!
Al rientro sosta tecnica alla trattoria posta presso il terminal (provvisorio) della ciclovia Alpe adria nonchè riferimento "gastronomico" per gli sportivi e non che rientrano a valle dal tarvisiano.
Al parcheggio diverse automobili con i Kayak sul tettuccio..tuffo al cuore (il primo amore non si scorda mai)..meno numerose quelle con le mtb al seguito.
Entriamo in sala e ci accomodiamo ignari che al primo round di birre, (degli altri) ci saremmo ritrovati sotto tiro incrociato: a nord canoisti triestini infervorati a contarse le loro "storie di fiume" a est bikers nostrani a contarse le loro "storie di trails"
Al nostro tavolo regna solenne il silenzio in quanto fin da bambini ci hanno insegnato a suon di sberle che quando si mastica non si parla.
Alla fin de la tenzone mandibolare, faccio timidamente notare al mio commensale (ancora alle prese col rumine, in quanto vegetariano) come l'età media dei predetti infervorati sia (come la nostra) inspiegabilmente attestata tra i 50 e 60 anni...suspance...lo sguardo dell'amico piroetta di soli 180° (solo perchè sul muro a ovest c'è lo specchio) per ricadere inesorabile su di me solo per dire: c@zzo...è vero!