Un test su 500m lineari? mmmm....mi pare poco per una valutazione corretta. Per dati piu' attendibili non sarebbe meglio fare, ad esempio, 500m di dislivello su una pendenza media del 12?
Andando leggermente OT vorrei un parere su questa riflessione: a questo punto, verificato che la pedalata agile in alcuni casi peggiora i consumi, ha senso diminuire i denti della corona? Io stesso sono passato da una 16T a una 15T e infine alla 14T. Attualmente mi ritrovo con la 14T e posso dire con certezza che il rapporto 14-42 l'ho utilizzato raramente e ne avrei potuto fare a meno, in quanto i pignoni con cui riesco a fare tutto arrivando al limite del ribaltamento (grazie anche all'emtb mode) sono il 24 il 28 e il 32. Cioe', evidenziandoli sulla scala completa: 11-13-15-18-21-24-28-32-36-42. Gli ultimi 2 pignoni potrei buttarli. A questo punto che senso ha una corona da 14?
Io controllerei anche a che velocità stai salendo per i motivi di cui sopra, però non vorrei che la mia tesi fosse poco consona.Stavo pensando ad una prova veloce per togliere i primi dubbi.. e pensavo di fare cosi..(poi se devo variare qualcosa ditemelo):
Il Nyon mi segna il consumo istantaneo dei Wh...quindi se prendo una salita lineare lunga 500 mt asfaltata e salgo come avevamo detto con la stessa mappatura la prima volta con cadenza 70/75 rpm con rapporto agile ( 32/36 vedo quale è meglio facendo una prova prima)a velocita costante e poi con cadenza 50/55 rpm con rapporto più duro (anche qui provo prima quale é meglio 21/24)
Visualizzando lo schermo io vedo subito il consumo in quella fase di spinta...può andare bene?
Io controllerei anche a che velocità stai salendo per i motivi di cui sopra, però non vorrei che la mia tesi fosse poco consona.
Per esempio nell'ultimo giro ho fatto un bel tratto in salita in standard (Yamaha) con bassa cadenza 55/65 max con un rapporto adeguato alla cadenza, sforzo zero, pedalata rotonda, velocità superiore al solito eco/agile, sono rientrato più o meno con la solita percentuale rimasta.
Ovviamente tutto a spanne e quindi poco scientifico, mi piacerebbe approfondire con prove complete sullo stesso giro, non sono ancora convinto che la cosa funzioni.
Vicma56 urgono anche tue impressioni sull'interessante prova
In questo modo ci si mette più gamba però..Quindi:
Mappatura più bassa possibile
Rpm più bassi possibile
Rapporto finale più duro possibile
Provate a fare un percorso in salita che avete a portata di mano con le impostazioni come ho scritto sopra....poi un altro giorno lo fate con la stessa mappatura ma con Rpm più alti e rapporto più agile .
Per verificare guardate (visto che voi non avete il Nyon) i km residui su intuvia e da li potete capire cosa vi rimane da percorrere.
In questo modo ci si mette più gamba però..
Secondo me bisognerebbe scoprire se c'è a parità di consumo e velocità un range in cui si fa meno fatica, o viceversa dove a pari fatica si consuma meno..
Io rimango dell'idea che se la nostra ebike consuma meno è solo perché magari senza rendersene conto ci si sta mettendo più gamba..
Stessa cosa vale per me, non mi faccio troppi problemi, uso assistenze corpose ma riesco ad ottenere bu9ni consumi perché adottò una pedalata molto rotonda e uso rapporti agili moderato la velocità di ascesa se non ho fretta..Il compromesso giusto sarà difficile da trovare ...nel mio caso in un giro classico mi variano tante situazioni che o per superare un ostacolo o per fare una salita ripida non guardo gli Rpm ma mi interessa superare quello che ho davanti.
Quello che dici tu di trovare un compromesso lo puo fare uno che viaggia in eco o tour e gli interessa la percorrenza e non esagera con le pendenze delle salite...fare una prova come ho detto io
non costa niente.
no,tranquillo.te l'ha detto.Ti ringrazio. Ma quindi i Km totali che segna il Purion (o intuvia che sia) non si possono azzerare ??
Discussione interessantissima, ma ci capisco sempre meno.
Quasi sempre ho sentito dire o ho letto che più "leggera" e veloce è la pedalata meno si consuma. Qui invece sembra che venga fuori il contrario e la cosa mi sconcerta.
Per complicare la questione riporto il grafico che ricorre già in altre parti del forum sull'erogazione di potenza in funzione dei giri. Lasciamo perdere le differenze fra i vari motori (e le relative guerre di religione), al di là di queste l'andamento è simile per tutti.
Dal grafico si evince che il massimo dell'erogazione si ha ad un determinato range di giri (tipicamente alto o medio alto). Se non prendo una topica mostruosa, questo grafico dice quindi che frequenze di pedalata al di sotto di TOT (dove TOT varia da motore a motore) fanno erogare meno potenza al motore, il che significa minor consumi (che ovviamente vanno compensati da più fatica di gamba). In altre parole il grafico, secondo me, conferma che se pedali a frequenze più basse consumi meno batteria.
E allora la domanda è: perchè dappertutto si sente dire che bisogna pedalare con una frequanza elevata per consumare poco? Provo anche a rispondermi: forse in realtà si indende dire che con frequenze medio alte il motore è più efficace (ossia si sfrutta al meglio l'energia consumata), il che però non vuol dire che si consuma meno. Girando più lentamente i pedali, il motore consuma meno pur con meno efficienza e il biker ci mette di più del suo. Quindi a basse frequenze l'energia complessiva consumata è maggiore (a causa dell'inefficienza del motore a quelle frequenze), ma è il biker che ci mette di più mentre la batteria è usata meno e questo spiegherebbe i risultati di Vicma.
Beh, rileggendo vedo che ho scritto un bel pippotto e non sono sicuro di essermi capito! Sicuramente avrò scritto un mare di ca@@ate, sorry!
Considerando anche che la batteria è un po' più anzianaRiattivo questa discussione per condividere alcuni dati interessanti rilevati nei miei ultimi giri, dati che confermano la teoria "pedalata pesante e lenta = meno consumo".
Premesso che il bosch percorre un tot di dislivello a tacca, in base alla pedalata, al rapporto e al tipo di percorso, per ogni tacca (verificato sul campo), il dato interessante e' la variazione di consumi in base all'allenamento. Cioe' piu' si e' allenati piu' si puo' spingere di gamba e quindi girare con marce piu' dure con conseguente aumento di velocita' di percorrenza e diminuizione del numero di giri del motore per percorrere una determinata distanza. Tutto questo si traduce in un minor consumo di batteria. E fin qui ci siamo, piu' o meno e' il riassunto di tutta la discussione.
Quello che trovo interessante e' appunto la notevole differenza di consumi dovuta all'allenamento, spiego brevemente con due dati registrati durante la mia stagione ciclistica di quest'anno. Dati ricavati a parita' di bici, batteria da 400watt, ciclista, peso, temperatura e percorso con pendenza e fondo costante.
Aprile 2017: apro la mia stagione ciclistica completamente fuori forma a causa del periodo di stop invernale. Utilizzo marce agili vicine al 42, salendo lentamente con alto numero di giri motore. Riesco a portarmi a casa circa 1600m di dislivello con 1 carica completa (da 100% a 0%).
Novembre 2017: sono nel pieno della forma (dopo 45'000metri di dislivello sulle spalle in 9 mesi). Utilizzo marce intermedie salendo piu' velocemente con una notevole diminuizione del numero di giri motore. Mi porto a casa circa 1900metri di dislivello con una carica completa (da 100% a 0%).
Tra aprile e novembre c'e' una differenza di 300m di dislivello a parita' di condizioni ma con differenza nell'allenamento. Quasi un 20% di differenza, ovvero una tacca in piu' di batteria.
Questo conferma che piu' si contribuisce nella pedalata piu' si abbassa il consumo, e di molto!
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