Ah si certo, la stupidità e maleducazione è trasversale, anzi coloro che si sentono più deboli o in pericolo spesso fanno le cose più insensate.
senza ipocrisia bisogna anche dire che tutti i frequentatori della montagna dovrebbero considerare di non essere gli unici e piu' importanti a farlo. chi impegna il sentiero e' tenuto a sapere cosa sta accadendo intorno a se e , se la dose di civilta' glielo permette, compiere quelle manovre a fatica zero che rendono la vita piu' piacevole al prossimo.
una persona intelligente, a prescindere dal fatto che in salita abbia la precedenza, se vede un trail runner scendere di corsa , o un ciclista, non si mette in mezzo al sentiero allibita per la scoperta di forme umane che si divertono in altro modo.
chi sa stare in montagna tiene le orecchie aperte, si accorge con ampio anticipo di una rumorosa bici che scende alle proprie spalle o di un trail runner che va il triplo in discesa, e si sposta per favorirne il passaggio.
in un mondo di persone in grado di stare in comunita' le urla "pista" non esisterebbero, per la velocita' adeguata del ciclista E per la collaborazione del pedone