Ciao,
elettronicamente parlando se metti entrambi i diodi di protezione, caricare sempre al max entrambe le batterie non è necessario.
E' come una valvola di non-ritorno che impedisce pericolosi 'travasi' fra batterie.
Anche se il motore arrivasse a 'ciucciare' 400W di picco (invece dei 250W max continui), a 36V sono una dozzina di A, per cui un diodo da 40A li regge più che bene, rubando solo circa 6-8W che disperde in calore.
Però che se lasci sempre collegata la batteria scarica e ti salta (andando in corto) il diodo, sono dolori !!!
Se invece è scollegata, alla peggio se si brucia il diodo di quella che sta lavorando, lasciandoti senza danni extra, sia che vada in corto, che si interrompa (lasciandoti a piedi).
Comunque è pur vero che, se lavori sempre con le batterie allo stesso livello di carica, distribuisci la potenza fra le due, inclusi i diodi, che lavoreranno al 50% ciascuno. Inoltre lo "sforzo" elettrochimico è suddiviso fra le batterie e alla fine le stressi meno.
elettronicamente parlando se metti entrambi i diodi di protezione, caricare sempre al max entrambe le batterie non è necessario.
E' come una valvola di non-ritorno che impedisce pericolosi 'travasi' fra batterie.
Anche se il motore arrivasse a 'ciucciare' 400W di picco (invece dei 250W max continui), a 36V sono una dozzina di A, per cui un diodo da 40A li regge più che bene, rubando solo circa 6-8W che disperde in calore.
Però che se lasci sempre collegata la batteria scarica e ti salta (andando in corto) il diodo, sono dolori !!!
Se invece è scollegata, alla peggio se si brucia il diodo di quella che sta lavorando, lasciandoti senza danni extra, sia che vada in corto, che si interrompa (lasciandoti a piedi).
Comunque è pur vero che, se lavori sempre con le batterie allo stesso livello di carica, distribuisci la potenza fra le due, inclusi i diodi, che lavoreranno al 50% ciascuno. Inoltre lo "sforzo" elettrochimico è suddiviso fra le batterie e alla fine le stressi meno.