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Testo
<blockquote data-quote="bonerr59" data-source="post: 59284" data-attributes="member: 815"><p>ieri pomeriggio con l'amico Lucio siamo saliti ai piani Eterni partendo in fondo alla val Canzoi, poco prima del lago della Stua.</p><p>Io con motore Bosch cx e Lucio con Bikee Bike. Dopo il primo km pianeggiante che costeggia il lago, al primo tornante, inizia il "calvario". Subito delle pendenze al 20/25% che ho iniziato a fare in eco, ma dopo 2/300 mt ho pensato bene di passare a tour, ma anche questo livello si è dimostrato poca cosa con quelle pendenze e così ho messo l' emtb che ho mantenuto fino in cima. Con questo livello si riesce a salire in sella, il motore spinge bene, il problema è il fondo smosso i sassi e le radici da evitare che spesso fanno perdere la pedalata e costringono a fermarsi, ripartire poi è un'impresa. Diciamo che è un percorso da trial, spesso perdevo aderenza e sbandavo tendendo a "piantarmi", istintivamente forzavo la pedalata e così facendo mi trovavo alcune volte con la bici in piedi ed io scaricato. Abbiamo fatto diverse soste specialmente dove trovavamo un metro pianeggiante (generalmente sui tornanti) per poi riuscire a ripartire. Il cardio era sempre oltre i 160 battiti, sebbene il motore spingesse, perché oltre alla pendenza media di circa il 30% per 6/7 Km con alcuni tratti al 38% (così rilevava il Garmin) c'era l'enorme difficoltà nel controllare/tenere la bici. Avevo abbassato un po' la sella per migliorare il baricentro, cercato di stare col corpo il più possibile avanti perché l'anteriore non si alzasse, ma nello stesso tempo dovevo mantenere il peso sul posteriore per non perdere aderenza.... insomma uno sforzo enorme. Superato l'ultimo strappo al 38%, dove la strada finalmente "spiana", abbiamo trovato neve e a fatica spingendo la bici per 5/600 mt siamo arrivati a forcella Covolada, dove abbiamo fatto alcune foto a malga Erera e deciso di ritornare indietro.</p><p>A questo punto, dopo aver percorso 8KM di cui circa 7 in modalità emtb e 1150 mt di dislivello, mi erano rimaste due tacche e a Lucio, che era salito sempre con la massima assistenza, gli era rimasto il 37% di carica.</p><p>P.S. la discesa è stata faticosa quasi quanto la salita ma la soddisfazione enorme, e Lucio ha realizzato quasi totalmente (mancava poco a malga Erera) uno dei suoi sogni.</p><p>Itinerario che rifaremo in primavera.</p><p>[ATTACH]7017[/ATTACH] [ATTACH]7018[/ATTACH]</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="bonerr59, post: 59284, member: 815"] ieri pomeriggio con l'amico Lucio siamo saliti ai piani Eterni partendo in fondo alla val Canzoi, poco prima del lago della Stua. Io con motore Bosch cx e Lucio con Bikee Bike. Dopo il primo km pianeggiante che costeggia il lago, al primo tornante, inizia il "calvario". Subito delle pendenze al 20/25% che ho iniziato a fare in eco, ma dopo 2/300 mt ho pensato bene di passare a tour, ma anche questo livello si è dimostrato poca cosa con quelle pendenze e così ho messo l' emtb che ho mantenuto fino in cima. Con questo livello si riesce a salire in sella, il motore spinge bene, il problema è il fondo smosso i sassi e le radici da evitare che spesso fanno perdere la pedalata e costringono a fermarsi, ripartire poi è un'impresa. Diciamo che è un percorso da trial, spesso perdevo aderenza e sbandavo tendendo a "piantarmi", istintivamente forzavo la pedalata e così facendo mi trovavo alcune volte con la bici in piedi ed io scaricato. Abbiamo fatto diverse soste specialmente dove trovavamo un metro pianeggiante (generalmente sui tornanti) per poi riuscire a ripartire. Il cardio era sempre oltre i 160 battiti, sebbene il motore spingesse, perché oltre alla pendenza media di circa il 30% per 6/7 Km con alcuni tratti al 38% (così rilevava il Garmin) c'era l'enorme difficoltà nel controllare/tenere la bici. Avevo abbassato un po' la sella per migliorare il baricentro, cercato di stare col corpo il più possibile avanti perché l'anteriore non si alzasse, ma nello stesso tempo dovevo mantenere il peso sul posteriore per non perdere aderenza.... insomma uno sforzo enorme. Superato l'ultimo strappo al 38%, dove la strada finalmente "spiana", abbiamo trovato neve e a fatica spingendo la bici per 5/600 mt siamo arrivati a forcella Covolada, dove abbiamo fatto alcune foto a malga Erera e deciso di ritornare indietro. A questo punto, dopo aver percorso 8KM di cui circa 7 in modalità emtb e 1150 mt di dislivello, mi erano rimaste due tacche e a Lucio, che era salito sempre con la massima assistenza, gli era rimasto il 37% di carica. P.S. la discesa è stata faticosa quasi quanto la salita ma la soddisfazione enorme, e Lucio ha realizzato quasi totalmente (mancava poco a malga Erera) uno dei suoi sogni. Itinerario che rifaremo in primavera. [ATTACH]7017[/ATTACH] [ATTACH]7018[/ATTACH] [/QUOTE]
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