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<blockquote data-quote="MagNETo" data-source="post: 280826" data-attributes="member: 7140"><p>Visto che ormai ci ho fatto qualche uscita su terreni vari riporto la mia esperienza con gli inserti Tannus Armour, che ricordo sono quelli che si interpongono tra camera d'aria e pneumatico e dovrebbero proteggere da pizzicature e forature. Pneumatici Schwalbe Magic Mary ant e Hans Dampf post, entrambi mescola soft.</p><p></p><p>Premetto che sono un rider della domenica quindi le mie impressioni sono quelle del praticante amatoriale e non un pro con decenni di gare e test alle spalle, detto questo ecco i fatti: ieri uscita con amici sui trail che hanno ospitato il Lerici Superenduro 2019, terreno ostico per i pneumatici perchè in gran parte su gradoni di rocce affioranti e spigolose, infatti nel gruppo abbiamo avuto diverse forature, quasi tutte per pizzicatura del cerchio e non riparabili con i vermicelli per l'estensione dei tagli. Hanno forato soprattutto quelli che tenevano la pressione più bassa, anche con salsicciotti, mentre chi ha gonfiato a oltre 2atm si è salvato, ma al prezzo di una ovvia perdita di trazione e aderenza su rocce e radici. Io come ho detto ho avuto i battistrada abbastanza massacrati ma nessuna foratura nè sensazione di tamponare sul cerchio, usando pressione a 1,5 post 1,4 ant (io peso sugli 88 kg vestito). Trazione eccellente, in salita la bici è inarrestabile, in particolare sulle rocce affioranti mi sono arrampicato dove molti altri, più preparati di me, hanno dovuto spingere. A sensazione sembra di andare a pressioni molto più basse. In discesa invece nonostante le mie traiettorie non siano particolarmente raffinate (come tutti i fermoni tendo a "spianare" gli ostacoli invece di lavorarli) la bici ha assorbito gli urti sulle rocce con grande compostezza, sembra di avere dentro la ruota un ulteriore ammortizzatore, dal comportamento molto poco lineare, cioè cedevole all'inizio e poi molto sostenuto in modo da evitare lo schiacciamento del battistrada sul cerchio. Devo dire che questa caratteristica ha anche mitigato la proverbiale durezza della forcella Fox36 Factory FIT4 sullo scassato, mi pare trasmetta meno vibrazioni alle braccia e la guida è un poco meno impegnativa.</p><p></p><p>Morale, direi che con questi inserti il comportamento della ruota è molto simile a quello di un tubeless con corposo salsicciotto gonfiato a pressioni basse, ma direi che la protezione del fianco è ancora maggiore visto che l'inserto si "spalma" sulla superficie interna del pneumatico mentre i tradizionali salsicciotti rimangono al centro del cerchio.</p><p></p><p>Perchè l'ho preferito al tubeless? Un po' per curiosità, un po' perchè senza lattice in giro anche gonfiare e sgonfiare è una operazione più veloce e pulita, inoltre in caso di inattività soprattutto invernale prima di una uscita basta gonfiare e andare, senza preoccuparsi dello stato del lattice.</p><p></p><p>Difetti: il peso, nella mia misura l'inserto pesa sui 300g più circa 150g di camera d'aria (di misura ridotta come da tabelle produttore) quindi circa 450g contro i circa 120 g di lattice+nastro in un tubeless pari misura, se però mettiamo i salsicciotti già dobbiamo aggiungere 180-300 g e quindi saremmo lì... Inoltre la protezione da forature pare ottima ma se fori non c'è altra scelta che smontare tutto e cambiare camera, oppure sperare sia vero quello che afferma il produttore, cioè che si può procedere in modalità run flat fino a 10kmh...</p><p></p><p>In definitiva mi pare un ottimo sistema per l'utente occasionale con bici pesante, si fora meno, si protegge il cerchio, si guida quasi come un tubeless ma con la praticità della camera d'aria. Per ora sono soddisfatto.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="MagNETo, post: 280826, member: 7140"] Visto che ormai ci ho fatto qualche uscita su terreni vari riporto la mia esperienza con gli inserti Tannus Armour, che ricordo sono quelli che si interpongono tra camera d'aria e pneumatico e dovrebbero proteggere da pizzicature e forature. Pneumatici Schwalbe Magic Mary ant e Hans Dampf post, entrambi mescola soft. Premetto che sono un rider della domenica quindi le mie impressioni sono quelle del praticante amatoriale e non un pro con decenni di gare e test alle spalle, detto questo ecco i fatti: ieri uscita con amici sui trail che hanno ospitato il Lerici Superenduro 2019, terreno ostico per i pneumatici perchè in gran parte su gradoni di rocce affioranti e spigolose, infatti nel gruppo abbiamo avuto diverse forature, quasi tutte per pizzicatura del cerchio e non riparabili con i vermicelli per l'estensione dei tagli. Hanno forato soprattutto quelli che tenevano la pressione più bassa, anche con salsicciotti, mentre chi ha gonfiato a oltre 2atm si è salvato, ma al prezzo di una ovvia perdita di trazione e aderenza su rocce e radici. Io come ho detto ho avuto i battistrada abbastanza massacrati ma nessuna foratura nè sensazione di tamponare sul cerchio, usando pressione a 1,5 post 1,4 ant (io peso sugli 88 kg vestito). Trazione eccellente, in salita la bici è inarrestabile, in particolare sulle rocce affioranti mi sono arrampicato dove molti altri, più preparati di me, hanno dovuto spingere. A sensazione sembra di andare a pressioni molto più basse. In discesa invece nonostante le mie traiettorie non siano particolarmente raffinate (come tutti i fermoni tendo a "spianare" gli ostacoli invece di lavorarli) la bici ha assorbito gli urti sulle rocce con grande compostezza, sembra di avere dentro la ruota un ulteriore ammortizzatore, dal comportamento molto poco lineare, cioè cedevole all'inizio e poi molto sostenuto in modo da evitare lo schiacciamento del battistrada sul cerchio. Devo dire che questa caratteristica ha anche mitigato la proverbiale durezza della forcella Fox36 Factory FIT4 sullo scassato, mi pare trasmetta meno vibrazioni alle braccia e la guida è un poco meno impegnativa. Morale, direi che con questi inserti il comportamento della ruota è molto simile a quello di un tubeless con corposo salsicciotto gonfiato a pressioni basse, ma direi che la protezione del fianco è ancora maggiore visto che l'inserto si "spalma" sulla superficie interna del pneumatico mentre i tradizionali salsicciotti rimangono al centro del cerchio. Perchè l'ho preferito al tubeless? Un po' per curiosità, un po' perchè senza lattice in giro anche gonfiare e sgonfiare è una operazione più veloce e pulita, inoltre in caso di inattività soprattutto invernale prima di una uscita basta gonfiare e andare, senza preoccuparsi dello stato del lattice. Difetti: il peso, nella mia misura l'inserto pesa sui 300g più circa 150g di camera d'aria (di misura ridotta come da tabelle produttore) quindi circa 450g contro i circa 120 g di lattice+nastro in un tubeless pari misura, se però mettiamo i salsicciotti già dobbiamo aggiungere 180-300 g e quindi saremmo lì... Inoltre la protezione da forature pare ottima ma se fori non c'è altra scelta che smontare tutto e cambiare camera, oppure sperare sia vero quello che afferma il produttore, cioè che si può procedere in modalità run flat fino a 10kmh... In definitiva mi pare un ottimo sistema per l'utente occasionale con bici pesante, si fora meno, si protegge il cerchio, si guida quasi come un tubeless ma con la praticità della camera d'aria. Per ora sono soddisfatto. [/QUOTE]
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