Il Zweirad-Industrie-Verband (ZIV), l’associazione tedesca dell’industria delle due ruote, ha recentemente proposto di introdurre limiti alla potenza delle e-bike per frenare la corsa agli armamenti in termini di Watt e coppia. L’obiettivo è stabilire un quadro normativo più chiaro e sostenibile per il futuro del settore, prima che siano le istituzioni a imporre restrizioni più severe.
Il ZIV rappresenta oltre 130 aziende tra produttori di biciclette, componenti e sistemi di propulsione. Tra i membri spiccano aziende con un peso molto elevato come Bosch eBike Systems, che è anche presente nel consiglio direttivo, e altri importanti produttori di motori come Brose Antriebstechnik e Ansmann AG.
Questa iniziativa nasce per mettere ordine in un mercato in rapida evoluzione, dove l’aumento della potenza e delle prestazioni di DJI e Specialized in primis, rischia di creare squilibri normativi e tecnici. La proposta mira a garantire la sicurezza dei prodotti, la sostenibilità e una crescita equilibrata del settore e-bike.
Personalmente penso che quella dei “250 watt nominali massimi” sia una farsa che è stata aggirata da tutti in fase di omologazione, non so bene come, ma che non rappresenta più le prestazioni reali dei motori ebike.
Che ne pensate?