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<blockquote data-quote="ndalle" data-source="post: 248742" data-attributes="member: 8777"><p>ok Dopo un uso approfondito, oramai da quanto ci hanno sbloccato dall'isolamento, posso recensire in modo approfondito la Estilus .</p><p></p><p>ESTETICA</p><p></p><p>Girando per i boschi e incontrando diversi Bikers, sempre rispettando le distanze di sicurezza anticovid, la bici non passa inosservata. Osservano, girano in torno, e poi passano alla domanda. Che bici è scusa ? non riesco a vedere il marchio. La mia è una zona dove il brand è un 60 per cento della bici, nella credenza . Allora io un po inorgoglito, rispondo è una decathlon Estlus ? Lo stupore è molto, increduli mi fanno i complimenti per estetica, rifiniture, montaggio , geometrie. Molti si soffermano sul carro FSR, giunto Horst ( sopratutto i clienti specaialized ) ma io ammetto candidamente di non sapere cosa sia, e di non capire nulla su cosa sto cavalcando, semplicemente cavalco e vado. Poi arriva la domanda .. quanto hai pagato ? Dico il prezzo e arriva lo stupore. Azz è presa bene. Poi aggiungo ancora qualche altra spiegazione, che Deca ha prodotto queste bici grazie a Lombardo e allora un po di nebbia si svela. </p><p></p><p></p><p>FUNZIONAMENTO ed EFFICIENZA</p><p></p><p>Il dubbio di molti qua sulla discussione era relativo alle geometrie. E alla bobbosità del carro in pedalata o alla sua efficienza in salita , quanto nello stretto o in discesa. Dubbi che alla lunga avevano incuriosito anche me. Per tanto per comprendere, ho rifatto gli stessi sentieri scassati che facevo con la muscolare. Non tanto per vedere la potenza motore quanto proprio per vedere quanto le geometrie potevano far la differenza. </p><p>Beh in salita nello scassato ( si parla di pendenze sul 27 , scassate, con rocce da superare, tratti sabbiosi micascistici con continui cambi di direzione destra sinistra ) va, copia e non accenna mai ad alzare , il posteriore è stabile. Nelle discese del nostro Bike park ABUSIVIS, entra con decisione grazie anche al peso forse, e ti spara fuori dalle curve con granitica stabilità. Ho notato che su strade asfaltate piega nettamente meglio della vecchia mondraker , Significa poco forse, ma è un mezzo di paragone, merito forse di un paio di cose in più che sulla mondraker non avevo. 27.5 plus, e salsicciotto . Dico forse perchè la sensazione di piega è veramente esasperata e non ho mai avuto una tale sicurezza nel farlo come con questa nuova bici.</p><p></p><p>SALITA e TECNICA</p><p></p><p>Ho provato una varietà di salite , per farmi un idea e poi per poterla rendere a voi. </p><p>SU SALITA ASFALTATA. Poco da dire. Con un po di gamba , io ce l'ho per fortuna, e tanta volontà, percorre tutte le pendenze e tira con una forza incredibile. Il motore ha veramente tanta sostanza. L'anteriore non chiede correzioni o un trasferimento di peso sull'anteriore. Abbiamo salite interessanti . Via strinato con pendenza media al 21 per cento. con tratti anche al 33 .. E la Via della Serra, impoponibile quasi con la muscolare, con pendenza massima al 37 e il resto sopra al 30 ( è una asfaltata di 300 metri che regala gioie). Con l'elettrico , è impressionante. Bisogna scendere con le modalità del computer e andare su tour, perchè se non si gestisce bene la spinta il motore ti disarciona e ti ritrovi girato di schiena.</p><p>NEI TORNANTI STRETTI E PENDENTI . ho notato proprio questo, il motore ha troppa potenza e se si spinge come quando si affrontavano i tornanti con la muscolare dando un po di potenza per girare l'angolo la bici elettrica ti spara e si casca. </p><p>SALITA STERRATA E GHIAIOSA CIOTTOLOSA. In questo tipo di salita la bici da la massima impressione di efficienza. Aggrappa , si mastica terreno, arrampica a velocità pazzesche. In una vecchia via di cava sono riuscito a raggiungere costantemente i 22 all'ora con una pendenza sul 11 per cento.. Sembrava di essere su una moto. salsi che si alzavano e schizzavano via da tutte le parti. Agli aumenti di pendenza la sensazione e l'aderenza doveva essere mediata con un po più di tecnica e spostamenti sulla sella gestendo il peso un po più sul manubrio e giocando coi settaggi del motore per non dare troppa coppia e perdere il posteriore. Ecco in questa occasione arrivato al 24 per cento ( questa salita arriva intorno al 28 ) ho perso il posteriore molto prima di quanto avvenisse con la muscolare , ma ho sbagliato io nell'affrontare la salita perchè ho provato a cambiare direzione su un avvallamento. Riprovato e riprovato al quinto tentativo sono riuscito, e si la sensazione principale è che si perda il posteriore per la troppa coppia del motore, c'è slittamento. Quindi in questa occasione, mi riproporrò di valutare.</p><p>SALITA SCASSATA ROCCIOSA RIPIDA. Come dicevo poco fa, c'è una salita sui 350 metri che porta dalla fine della strada alla cima del nostro BIKE PARK Cittadino, a quota 900 circa , e i primi 150 metri sono totalmente devastati, si inizia con una parte devastata impedalabile , infatti la bici va spinta, perchè è fatta di terra smossa franata con dei tubi di gomma e una pendenza sopra al 15. Superato il tratto di terra, parte subito pendenza ancora maggiore il tratto a gradoni di roccia scivolosa e sabbiosa ( tipo micascisto per intenderci quelle roccie traslucenti e scagliose ) . La bici si mantiene stabile , copia il terreno, asseconda negli spostamenti tra un passaggio e l'altro, ovviamente gioco anche con l'altezza sella abbassando leggermente, gioco con il motore abbassandomi su Tour e cambiando il rapporto su maggiore agilità. la bici esce arrampica precisa non fa gesti di alzare l'anteriore e anche quando sono costretto a sterzate rapide mi accompagna sempre dolcemente oltre l'ostacolo. Inizio però a notare qualcosa, l'altezza da terra non mi convince. Sbatto ripetutamente sulle rocce, il carter sotto prende delle belle lisciate, a volte superato l'ostacolo la bici ci si appoggia sopra , creandomi una sensazione poco piacevole. Con la mondraker non capitava molto spesso, forse anche perchè avendo il motore a gamba , avevo una scelta più accurata della traiettoria per centellinare le energie. Fatto sta che sbatto tanto, prendo colpi ma non si ferma per questo. E arrivo sorpreso alla fine del tratto scassato con zero fatica, un po di nervoso a causa dei colpi sotto, e molta soddisfazione. La sensazione è di inarrestabilità. Quindi non capisco nulla di geometrie o di differenze tecniche tra un carro mondraker e uno Lombardo, ma la sensazione è di un mezzo ben riuscito che fa quello per cui è stata porgettata e poi acquistata. Portarti in cima al trail velocemente, e riposato. Per partire da casa mia e arrivare alla partenza dei sentieri per la discesa, impiegavo circa 1 ora e 20 , a causa delle pendenze, notevoli che mi dovevo fare. Adesso impiego 40 minuti fatti con motore su EMTB - TOUR. E consumo 2 tacchi di batterie per circa 8 km di strada ripida. </p><p></p><p></p><p></p><p> SEGUE nel POST DOPO......</p><p></p><p></p><p>[ATTACH=full]29854[/ATTACH] </p><p> </p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p>I</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ndalle, post: 248742, member: 8777"] ok Dopo un uso approfondito, oramai da quanto ci hanno sbloccato dall'isolamento, posso recensire in modo approfondito la Estilus . ESTETICA Girando per i boschi e incontrando diversi Bikers, sempre rispettando le distanze di sicurezza anticovid, la bici non passa inosservata. Osservano, girano in torno, e poi passano alla domanda. Che bici è scusa ? non riesco a vedere il marchio. La mia è una zona dove il brand è un 60 per cento della bici, nella credenza . Allora io un po inorgoglito, rispondo è una decathlon Estlus ? Lo stupore è molto, increduli mi fanno i complimenti per estetica, rifiniture, montaggio , geometrie. Molti si soffermano sul carro FSR, giunto Horst ( sopratutto i clienti specaialized ) ma io ammetto candidamente di non sapere cosa sia, e di non capire nulla su cosa sto cavalcando, semplicemente cavalco e vado. Poi arriva la domanda .. quanto hai pagato ? Dico il prezzo e arriva lo stupore. Azz è presa bene. Poi aggiungo ancora qualche altra spiegazione, che Deca ha prodotto queste bici grazie a Lombardo e allora un po di nebbia si svela. FUNZIONAMENTO ed EFFICIENZA Il dubbio di molti qua sulla discussione era relativo alle geometrie. E alla bobbosità del carro in pedalata o alla sua efficienza in salita , quanto nello stretto o in discesa. Dubbi che alla lunga avevano incuriosito anche me. Per tanto per comprendere, ho rifatto gli stessi sentieri scassati che facevo con la muscolare. Non tanto per vedere la potenza motore quanto proprio per vedere quanto le geometrie potevano far la differenza. Beh in salita nello scassato ( si parla di pendenze sul 27 , scassate, con rocce da superare, tratti sabbiosi micascistici con continui cambi di direzione destra sinistra ) va, copia e non accenna mai ad alzare , il posteriore è stabile. Nelle discese del nostro Bike park ABUSIVIS, entra con decisione grazie anche al peso forse, e ti spara fuori dalle curve con granitica stabilità. Ho notato che su strade asfaltate piega nettamente meglio della vecchia mondraker , Significa poco forse, ma è un mezzo di paragone, merito forse di un paio di cose in più che sulla mondraker non avevo. 27.5 plus, e salsicciotto . Dico forse perchè la sensazione di piega è veramente esasperata e non ho mai avuto una tale sicurezza nel farlo come con questa nuova bici. SALITA e TECNICA Ho provato una varietà di salite , per farmi un idea e poi per poterla rendere a voi. SU SALITA ASFALTATA. Poco da dire. Con un po di gamba , io ce l'ho per fortuna, e tanta volontà, percorre tutte le pendenze e tira con una forza incredibile. Il motore ha veramente tanta sostanza. L'anteriore non chiede correzioni o un trasferimento di peso sull'anteriore. Abbiamo salite interessanti . Via strinato con pendenza media al 21 per cento. con tratti anche al 33 .. E la Via della Serra, impoponibile quasi con la muscolare, con pendenza massima al 37 e il resto sopra al 30 ( è una asfaltata di 300 metri che regala gioie). Con l'elettrico , è impressionante. Bisogna scendere con le modalità del computer e andare su tour, perchè se non si gestisce bene la spinta il motore ti disarciona e ti ritrovi girato di schiena. NEI TORNANTI STRETTI E PENDENTI . ho notato proprio questo, il motore ha troppa potenza e se si spinge come quando si affrontavano i tornanti con la muscolare dando un po di potenza per girare l'angolo la bici elettrica ti spara e si casca. SALITA STERRATA E GHIAIOSA CIOTTOLOSA. In questo tipo di salita la bici da la massima impressione di efficienza. Aggrappa , si mastica terreno, arrampica a velocità pazzesche. In una vecchia via di cava sono riuscito a raggiungere costantemente i 22 all'ora con una pendenza sul 11 per cento.. Sembrava di essere su una moto. salsi che si alzavano e schizzavano via da tutte le parti. Agli aumenti di pendenza la sensazione e l'aderenza doveva essere mediata con un po più di tecnica e spostamenti sulla sella gestendo il peso un po più sul manubrio e giocando coi settaggi del motore per non dare troppa coppia e perdere il posteriore. Ecco in questa occasione arrivato al 24 per cento ( questa salita arriva intorno al 28 ) ho perso il posteriore molto prima di quanto avvenisse con la muscolare , ma ho sbagliato io nell'affrontare la salita perchè ho provato a cambiare direzione su un avvallamento. Riprovato e riprovato al quinto tentativo sono riuscito, e si la sensazione principale è che si perda il posteriore per la troppa coppia del motore, c'è slittamento. Quindi in questa occasione, mi riproporrò di valutare. SALITA SCASSATA ROCCIOSA RIPIDA. Come dicevo poco fa, c'è una salita sui 350 metri che porta dalla fine della strada alla cima del nostro BIKE PARK Cittadino, a quota 900 circa , e i primi 150 metri sono totalmente devastati, si inizia con una parte devastata impedalabile , infatti la bici va spinta, perchè è fatta di terra smossa franata con dei tubi di gomma e una pendenza sopra al 15. Superato il tratto di terra, parte subito pendenza ancora maggiore il tratto a gradoni di roccia scivolosa e sabbiosa ( tipo micascisto per intenderci quelle roccie traslucenti e scagliose ) . La bici si mantiene stabile , copia il terreno, asseconda negli spostamenti tra un passaggio e l'altro, ovviamente gioco anche con l'altezza sella abbassando leggermente, gioco con il motore abbassandomi su Tour e cambiando il rapporto su maggiore agilità. la bici esce arrampica precisa non fa gesti di alzare l'anteriore e anche quando sono costretto a sterzate rapide mi accompagna sempre dolcemente oltre l'ostacolo. Inizio però a notare qualcosa, l'altezza da terra non mi convince. Sbatto ripetutamente sulle rocce, il carter sotto prende delle belle lisciate, a volte superato l'ostacolo la bici ci si appoggia sopra , creandomi una sensazione poco piacevole. Con la mondraker non capitava molto spesso, forse anche perchè avendo il motore a gamba , avevo una scelta più accurata della traiettoria per centellinare le energie. Fatto sta che sbatto tanto, prendo colpi ma non si ferma per questo. E arrivo sorpreso alla fine del tratto scassato con zero fatica, un po di nervoso a causa dei colpi sotto, e molta soddisfazione. La sensazione è di inarrestabilità. Quindi non capisco nulla di geometrie o di differenze tecniche tra un carro mondraker e uno Lombardo, ma la sensazione è di un mezzo ben riuscito che fa quello per cui è stata porgettata e poi acquistata. Portarti in cima al trail velocemente, e riposato. Per partire da casa mia e arrivare alla partenza dei sentieri per la discesa, impiegavo circa 1 ora e 20 , a causa delle pendenze, notevoli che mi dovevo fare. Adesso impiego 40 minuti fatti con motore su EMTB - TOUR. E consumo 2 tacchi di batterie per circa 8 km di strada ripida. SEGUE nel POST DOPO...... [ATTACH type="full"]29854[/ATTACH] I [/QUOTE]
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