Si ok che ognuno falcazzo che gli pare...ma cosi x capire xche se dopo 40 anni arriviamo qui!!!,io le uso al lavoro le antinfortunistiche...acheccazzo ti serve avere la protezione in ferro delle dita?oltre a quello...se le prendi economiche30/40 euro fan cagare alla radice quadra,plastica e basta...le piu belle le paghi 100€...con cento euro se proprio nn le voglio da bici(da capire il motivo)ce ne sono di strabelle,stracomode,stratecniche da trail...io faccio di tutto x risparmiare,nn mi piace mettermi nel gregge......tipo,e van di moda,le prendo anche io,un pò di anticonformisco ci stá..mi piace anche,ma nn dev essere un obbligo altrimenti ...ma davvero fatico a credere che delle antinfortunistiche vadan da dio...contento tê contenti tutti.BrakkySono solo 40 anni che giro in BDC o MTB, è l'esperienza che poi ti fa capire. Naturalmente sono anche aiutato dal fatto che vivo al sud, ma esco 12 mesi l'anno, 52 settimane l'anno, senzA distinzione di stagione ed essendo piuttosto ad est , il freddo in una pianura del sud Italia, qualche volta , o più di una volta è presente. Per gli occhiali, la scorsa stagione sciistica, ho usato solo quelli, seppure dietro avevo occhialoni ed occhiali più seri, sono rimasto meravigliato a anche io, polarizzati antiriflesso, adattabili alla intensità della luce (mo' non mi viene il termine tecnico). Proprio ieri mi sono "buttato" involontariamente in un percorso di fango. Passato dal lavaggio auto di un amico, mi ha passato la lancia sulle scarpe antinfortunistiche, non mi sono bagnato i piedi, scarpe pulitissime e sono potuto tornare a casa (pure il fango gli hanno fatto un baffo)
Diciamo che sono fortunato. Ho un piede senza difetti, tant'è che ho sempre comperato scarponi da sci in line, cosa sconsigliatissima da fare. Mi sono comodissime, le tengo sulle 4 ore senza problema, la suola eccezionale per i pin dei flat. Non le indosserei per fare portage, come talvolta capita sulle alpi , questo certamente, cosa che in inverno non faccio, mi alleno per quello che trovo intorno casa, un 500 km circa di percorsi mappati, certamente di pianura, ma sterrati.Si ok che ognuno falcazzo che gli pare...ma cosi x capire xche se dopo 40 anni arriviamo qui!!!,io le uso al lavoro le antinfortunistiche...acheccazzo ti serve avere la protezione in ferro delle dita?oltre a quello...se le prendi economiche30/40 euro fan cagare alla radice quadra,plastica e basta...le piu belle le paghi 100€...con cento euro se proprio nn le voglio da bici(da capire il motivo)ce ne sono di strabelle,stracomode,stratecniche da trail...io faccio di tutto x risparmiare,nn mi piace mettermi nel gregge......tipo,e van di moda,le prendo anche io,un pò di anticonformisco ci stá..mi piace anche,ma nn dev essere un obbligo altrimenti ...ma davvero fatico a credere che delle antinfortunistiche vadan da dio...contento tê contenti tutti.Brakky
Ho amici con i flati e che vanno … che in inverno utilizzano le scarpe da trekking … meglio scarpe specifiche ma non necessarieGiustissima la tua considerazione, partendo dal presupposto che il nostro amico faccia sul serio, l'opportunità di scambiare pareri con persone che hanno già fatto questa esperienza gli darebbe la possibilità di partire magari non al top, ma su un gradino in più della media; ecco che, per fare un esempio gli si dice : se utilizzi pedali flat, ricordati che la scelta migliore sono scarpe specifiche con suola flat della marca tal dei tali. Il forum deve pur servire a qualcosa.
Certo che "casco a 19 euro..." è da brividi. Chiaro che ciascuno della sua testa fa quel che vuole (dipende tutto dal contenutoSe ti legge @kilowatt che hai comprato tutta sta roba dai cinesi ti spara ^^
a 23 euro alla mia ragazza ho preso il leatt allmountain 1.0 col turbine 360. Quindi ti direi, dipende dallo sconto.Certo che "casco a 19 euro..." è da brividi. Chiaro che ciascuno della sua testa fa quel che vuole (dipende tutto dal contenuto). Ma il consiglio (vista l'importanza dell'arto almeno per il grosso della popolazione) è prenderne uno serio con almeno la certificazione CPSC (meglio anche ASTM)
Giustissimo e cosa nota. Ma hai tralasciato i tre puntini "casco a 19 euro..." (vedi sopra il messaggio originale): su Aliexp... compri cinesate non credo proprio un casco come il Leatt che citia 23 euro alla mia ragazza ho preso il leatt allmountain 1.0 col turbine 360. Quindi ti direi, dipende dallo sconto.
Parti dal presupposto che il prezzo di listino di qualsiasi cosa per bici è 3 volte il valore reale, quindi sta tutto allo sconto a fare un prezzo finale equo per chi compra.
Io su Aliexpress compro solo cose cinesi, nel senso di brand cinesi che so tipo le tende della Natuheike, le luci Nitecore, Xiomi ecc... anche perchè spno sicuro che sono originali ... essendo già cinesiGiustissimo e cosa nota. Ma hai tralasciato i tre puntini "casco a 19 euro..." (vedi sopra il messaggio originale): su Aliexp... compri cinesate non credo proprio un casco come il Leatt che citi
che poi nessuno ha consigliato di farlo . li ci compri le lucine, i catarifrangenti, il campanello, il parafango.... e con molta cautela ti puoi anche spingere a comprare le pastiglie freno.. solo se qualcuno ha fatto da cavia prima ahahaahPoi un casco su aliexprss manco se me lo regalano...
Non vorrei ripetere cose già dette e spiegate in altre discussioni. Il problema non è se i prodotti sono buoni o se si trova tutto o se costano poco. Il problema è non comprare prodotti finiti cinesi (visto che comunque siamo già obbligati a prendere prodotti fatti anche con chip, parti ecc.cinesi). Perché? Basta leggere i giornali, che da anni lo spiegano ogni giorno.Premetto che io ho un casco Smith Engage MIPS acquistato in negozio con i saldi e che non ho ancora mai comprato nulla dalla Cina di relativo alla MTB (tranne giusto le luci a led per le notturne) pero faccio notare che sono anni che viene tutto prodotto in Cina, compresi tanti prodotti premium.
Aggiungo poi che la qualità dei prodotti cinesi negli ultimi anni è aumentata in modo impressionante in tutti i settori tant'è che ormai si sono affermati tanti brand cinesi che fino a solo qualche anno fa non conosceva nessuno.
Su AliExpress si trova di tutto, sia merce scarsa che merce di alta qualità che da noi verrebbe venduta a peso d'oro.
Si può sicuramente criticare l'acquisto di un casco o una giacca senza poterli provare, ma non sarei così denigratorio per il solo fatto che si tratta di prodotti realizzati in Cina.
Se veramente non volessero che si compri in Cina, lo direbbero molto più apertamente o scoraggerebbero a farlo. Secondo me sono i rivenditori a comprare in Cina, per primi, rimarchiando gli oggetti di qualsiasi tipo, (basta guardarsi in giro) e rivendendoli a prezzi maggiorati. Questo secondo te porta più lavoro alle nazioni dove vengono venduti?Non vorrei ripetere cose già dette e spiegate in altre discussioni. Il problema non è se i prodotti sono buoni o se si trova tutto o se costano poco. Il problema è non comprare prodotti finiti cinesi (visto che comunque siamo già obbligati a prendere prodotti fatti anche con chip, parti ecc.cinesi). Perché? Basta leggere i giornali, che da anni lo spiegano ogni giorno.
il problema non è se prodotto in cina, il problema è ...che prodotto èPremetto che io ho un casco Smith Engage MIPS acquistato in negozio con i saldi e che non ho ancora mai comprato nulla dalla Cina di relativo alla MTB (tranne giusto le luci a led per le notturne) pero faccio notare che sono anni che viene tutto prodotto in Cina, compresi tanti prodotti premium.
Aggiungo poi che la qualità dei prodotti cinesi negli ultimi anni è aumentata in modo impressionante in tutti i settori tant'è che ormai si sono affermati tanti brand cinesi che fino a solo qualche anno fa non conosceva nessuno.
Su AliExpress si trova di tutto, sia merce scarsa che merce di alta qualità che da noi verrebbe venduta a peso d'oro.
Si può sicuramente criticare l'acquisto di un casco o una giacca senza poterli provare, ma non sarei così denigratorio per il solo fatto che si tratta di prodotti realizzati in Cina.
Non volessero chi? I "poteri forti"? È ovvio che qualunque azienda pensa al business ed è anche giusto. È ovvio che in giornali, siti, tv si espandano sempre più le pubblicità di prodotti (auto ecc.) cinesi. Automotive, lusso e anche elettronica sono i settori che nel 2024 (anche da previsioni nel 2025) hanno più sofferto e ridotto gli investimenti pubblicitari. Ed è ovvio che chi ha il grano per investire in pubblicità (i cinesi) lo faccia: e siccome i media campano con la pubblicità, prendono quella che c'è. I cinesi non si contengono coi dazi (che portano pesanti ripercussioni), si contengono solo se i consumatori non li compranoSe veramente non volessero che si compri in Cina, lo direbbero molto più apertamente o scoraggerebbero a farlo. Secondo me sono i rivenditori a comprare in Cina, per primi, rimarchiando gli oggetti di qualsiasi tipo, (basta guardarsi in giro) e rivendendoli a prezzi maggiorati. Questo secondo te porta più lavoro alle nazioni dove vengono venduti?
Quindi fammi capire, se a comprare i prodotti fatti in Cina, appiccicarci un'etichetta e rivenderli qui da noi a 100 volte quello che li han pagati sono le aziende va bene ma se lo fanno direttamente i consumatori no?I cinesi non si contengono coi dazi (che portano pesanti ripercussioni), si contengono solo se i consumatori non li comprano
Allora io parlavo di acquisto diretto di prodotti cinesi. Quel che dici tu è corretto ma è cosa leggermente diversa. Parliamone. L'abbigliamento ecc ecc per finire con le matite, da decenni le aziende lo fanno fare in Cina (e in misura minore, Vietnam, Cambogia, Taiwan, India...) è un dato di fatto. E più di recente anche le auto. Quei prodotti (molti, non tutti) hanno l'etichetta "Made in": di quelli per es si può fare benissimo a meno. Esempio auto. Una nota Casa italiana, da qualche anno importa vetture cinesi. La cosa gli è andata bene (buon per loro) tanto che ha coniato già altri 2 (o 3 non ricordo) marchi nuovi: modelli full China con qualche minima modifica. Qualcuno ci obbliga a comprarli? Non credo. So benissimo che dire (come dico) di non comprare cinese non è la soluzione. Non c'è una soluzione al dilagare della Cina nei mercati. Non c'era, non c'è e forse non ci sarà. Ma "studiando" (lo faccio anche per lavoro) non c'è alcuna soluzione più efficace di questa: senza uno sforzo dei consumatori le altre soluzioni non basteranno. Un esempio? I produttori di auto (specie elettriche) cinesi stanno soffrendo negli ultimi tempi molto più per la contrazione del mercato interno che per i dazi di vari Paesi. Capito il concetto? Il mercato (il consumatore) è ancora il volano più forte per l'economia. Anche se mediamente il consumatore non lo sa (o non vuole saperlo, o lo sa e se ne fotte pensando solo al suo portafogli). "Cosa vuoi che faccia uno solo" sento dire. E poi "risparmio un sacco" oppure "quella roba si trova solo lì". Perciò dico queste cose: dovrebbero essere in tanti a dirle. Purtroppo non è così. E non aspettatevi campagne informative chiare e schierate dai media: come detto sono aziende e vivono di pubblicità o hanno editori che non vogliono pestare i piedi alla Cina (legittimo business)Quindi fammi capire, se a comprare i prodotti fatti in Cina, appiccicarci un'etichetta e rivenderli qui da noi a 100 volte quello che li han pagati sono le aziende va bene ma se lo fanno direttamente i consumatori no?
Intendiamoci, il problema che sollevi è condivisibile, non lo è la soluzione che proponi perché non va ad aggire sulle cause.
Il problema per come lo vedo io è che si è lasciata carta bianca al liberismo selvaggio che ha saputo solo privatizzare i profitti scaricando sulla collettività povertà e problemi.