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Aumentano i divieti per le Mtb!
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Testo
<blockquote data-quote="robysan" data-source="post: 16813"><p><a href="http://www.emtb-mag.com/forum/members/em_1958.196/" target="_blank">em_1958</a>, scusa, ma non hai capito il mio intervento, forse mi sono spiegato male.</p><p></p><p>Non c'entra il parallelismo moto-bicicletta, che non potrebbe, ovviamente, mai stare insieme.</p><p>E' solo per far comprendere che spesso e nei casi che riguardano la montagna praticamente sempre, proprio per esasperato attivismo di determinate associazioni, prevalgono altre motivazioni che nulla hanno a che vedere con la sicurezza o l'ambientalismo (reale).</p><p>Si pensi per esempio a determinate situazioni riguardanti le localita' alpine che sono improntate alle attivita' di sport invernali.</p><p>Queste associazioni, quindi non solo il CAI, fanno, come si suol dire, "orecchio da mercante", in quanto si ritengono uniche e superiori autorita' di gestione del patrimonio ed avendo alle spalle milioni di tesserati tacitano chiunque!</p><p>Chiunque tenti un approccio viene rimbalzato, trova un muro impenetrabile. A qualsivoglia livello, figuriamoci una rappresentanza di ciclisti neanche formalmente inseriti in una federazione. E chi ti scrive ha, a suo tempo, avuto modo di confrontarsi per liberalizzare al transito alcune piste tagliafuoco.</p><p>Il nostro passaggio su tali piste sarebbe stato vantaggioso per tutti (i camminatori non ci passano), invece nulla, con il risultato che tocca ai VdF, tocca al Comune, tocca alle (ex)CFS, tocca alle associazioni,....... morale il bosco si e' richiuso ed al prossimo incendio speriamo...... nella pioggia!</p><p></p><p>Tale e' dominante la loro posizione che, sempre esemplificando nel campo motociclistico, c'e' una legge nazionale (del 2007 se non erro l'anno) dove s'imponeva alle autorita' locali competenti di autorizzare, quindi legittimare, alcuni percorsi idonei (pertanto identificati e circoscritti) alla pratica sportiva delle moto da fuoristrada (cavalcate ed enduro). Un po' sulla falsariga di cio' che avviene nella caccia e pesca.</p><p>Ovviamente, eccetto rarissime eccezioni, e' rimasta lettera morta, nonostante le sollecitazioni delle varie Prefetture e sentenze di vari GdP.</p><p></p><p>Il buon senso a cui mi riferisco e' quanto scritto da <a href="http://www.emtb-mag.com/forum/members/8grunf.314/" target="_blank">8Grunf</a>, ovvero di evitare percorsi dove sappiamo che troveremo decine e decine di camminatori, i quali per motivi precostituiti, ma anche reali, non ci adora proprio.......</p><p>Ti faccio un esempio banale: c'e' una ciclabile (mista) gettonatissima che da Lecco costeggiando l'Adda arriva fino a non so dove (...). Bene, andare su questa ciclabile nei WE e' da folli o masochisti, considerata la pericolosità per via dei distratti pedoni, camminatori e compagnia cantante. </p><p>Ribadisco, il 50% del nostro territorio e' montano, basta cercare luoghi meno affollati, evitando che poi si assista al proliferare di divieti, in quanto una volta decisi, verranno estesi a tappeto proprio come per le moto ed ogni qualsiasi dialogo sara' solo una perdita di tempo. <img src="data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///yH5BAEAAAAALAAAAAABAAEAAAIBRAA7" class="smilie smilie--sprite smilie--sprite106" alt=";)" title="Wink ;)" loading="lazy" data-shortname=";)" /></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="robysan, post: 16813"] [URL='http://www.emtb-mag.com/forum/members/em_1958.196/']em_1958[/URL], scusa, ma non hai capito il mio intervento, forse mi sono spiegato male. Non c'entra il parallelismo moto-bicicletta, che non potrebbe, ovviamente, mai stare insieme. E' solo per far comprendere che spesso e nei casi che riguardano la montagna praticamente sempre, proprio per esasperato attivismo di determinate associazioni, prevalgono altre motivazioni che nulla hanno a che vedere con la sicurezza o l'ambientalismo (reale). Si pensi per esempio a determinate situazioni riguardanti le localita' alpine che sono improntate alle attivita' di sport invernali. Queste associazioni, quindi non solo il CAI, fanno, come si suol dire, "orecchio da mercante", in quanto si ritengono uniche e superiori autorita' di gestione del patrimonio ed avendo alle spalle milioni di tesserati tacitano chiunque! Chiunque tenti un approccio viene rimbalzato, trova un muro impenetrabile. A qualsivoglia livello, figuriamoci una rappresentanza di ciclisti neanche formalmente inseriti in una federazione. E chi ti scrive ha, a suo tempo, avuto modo di confrontarsi per liberalizzare al transito alcune piste tagliafuoco. Il nostro passaggio su tali piste sarebbe stato vantaggioso per tutti (i camminatori non ci passano), invece nulla, con il risultato che tocca ai VdF, tocca al Comune, tocca alle (ex)CFS, tocca alle associazioni,....... morale il bosco si e' richiuso ed al prossimo incendio speriamo...... nella pioggia! Tale e' dominante la loro posizione che, sempre esemplificando nel campo motociclistico, c'e' una legge nazionale (del 2007 se non erro l'anno) dove s'imponeva alle autorita' locali competenti di autorizzare, quindi legittimare, alcuni percorsi idonei (pertanto identificati e circoscritti) alla pratica sportiva delle moto da fuoristrada (cavalcate ed enduro). Un po' sulla falsariga di cio' che avviene nella caccia e pesca. Ovviamente, eccetto rarissime eccezioni, e' rimasta lettera morta, nonostante le sollecitazioni delle varie Prefetture e sentenze di vari GdP. Il buon senso a cui mi riferisco e' quanto scritto da [URL='http://www.emtb-mag.com/forum/members/8grunf.314/']8Grunf[/URL], ovvero di evitare percorsi dove sappiamo che troveremo decine e decine di camminatori, i quali per motivi precostituiti, ma anche reali, non ci adora proprio....... Ti faccio un esempio banale: c'e' una ciclabile (mista) gettonatissima che da Lecco costeggiando l'Adda arriva fino a non so dove (...). Bene, andare su questa ciclabile nei WE e' da folli o masochisti, considerata la pericolosità per via dei distratti pedoni, camminatori e compagnia cantante. Ribadisco, il 50% del nostro territorio e' montano, basta cercare luoghi meno affollati, evitando che poi si assista al proliferare di divieti, in quanto una volta decisi, verranno estesi a tappeto proprio come per le moto ed ogni qualsiasi dialogo sara' solo una perdita di tempo. ;) [/QUOTE]
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